Salute

La vicepresidente Moratti inaugura le case di comunità di Giussano e Vimercate fotogallery

Questa mattina la vicepresidente di Regione Lombardia, assessore al Walfare Letizia Moratti ha inaugurato la casa e l’ospedale di comunità presso l’Ospedale di Desio e  la casa di comunità di Vimercate

Inaugurazione casa della comunità a Giussano MB

Giussano. Questa mattina la vicepresidente di Regione Lombardia, assessore al Walfare Letizia Moratti ha inaugurato la Casa e l’Ospedale di Comunità presso l’Ospedale di Giussano e la Casa di Comunità di Vimercate.  Presenti alla cerimonia Fabrizio Sala, assessore regionale l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione all’Istruzione, Università e Ricerca, il sindaco di Giussano Marco Citterio e il direttore generale dell’Asst Brianza Guido Grignaffini. Hanno portato i loro saluti anche i consiglieri regionali brianzoli: Federico Romani, Andrea Monti, Alessandro Corbetta e Marco Mariani.

Quelle inaugurate oggi sono le prime strutture di questo genere gestite da ASST Brianza. Il piano dell’Azienda, su tutto il territorio che ad essa afferisce, 52 Comuni e una popolazione residente di oltre 700.000 abitanti, ne prevede, a regime, entro il 2024, 15: 13 Case di Comunità e 2 Ospedali di Comunità e precisamente a Giussano e Limbiate.

Come noto, a seguito della legge regionale di potenziamento della Sanità Lombarda, in regione sono previste 218 Case di Comunità, 71 Ospedali di Comunità, e 101 Centrali Operative Territoriali. Il vicepresidente Moratti sottolinea come per Giussano  “le risorse stabilite da Regione Lombardia ammontano a 9 milioni di euro, finanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.

INAUGURAZIONE CASA E OSPEDALE DI COMUNITÀ’ GIUSSANO

La struttura ha sede presso il Presidio Territoriale di via Milano, a Giussano. Front office e accoglienza, per la prenotazione di visite, chiedere informazioni, pagare il ticket mediante POS, aperto 5 giorni alla settimana, dalle ore 8.00 alle 20.00; servizio di cure primarie, con spazi riunione e ambulatori a disposizione dei Medici di Medicina Generale per svolgere attività rivolta ai propri pazienti e attività di consulenza con i professionisti ASST; Punto Unico di Accesso (PUA) per l’accesso dei pazienti fragili che hanno necessità di essere presi in carico dalla rete dei servizi sociosanitari.
E, ancora, un Ambulatorio Infermieri di Famiglia e di Comunità per l’assistenza alla persona e ai care giver che necessitano di interventi infermieristici di tipo tecnico e di educazione alla salute, Ambulatori Specialistici, a disposizione dei Medici di Medicina Generale del territorio di riferimento della Casa della Comunità.

Questi alcuni tra i servizi che qualificano la nuova Casa di Comunità inaugurata a passo l’ospedale di Giussano.

Inaugurazione casa della comunità a Giussano MB

I Comuni afferenti alla Casa di Comunità di Giussano, in una fase iniziale, in attesa della completa attivazione delle restanti strutture sul territorio, sono Giussano e Seregno, con una popolazione di riferimento di circa 71.000 abitanti. Presso la Casa di Comunità sono impegnati una ventina di operatori fra medici, infermieri, assistenti sociali, amministrativi.  Parte integrante della Casa di Comunità sono il Punto Prelievi, il Servizio di Protesica, la Commissione Invalidi.

L’Ospedale di Comunità di Giussano attualmente è stato avviato con una disponibilità di 20 posti letto del reparto di sub acuti già attivo presso il presidio ospedaliero territoriale. Il progetto complessivo prevede la riconversione di questi letti in degenza di comunità livello avanzato e, al termine dei lavoro previsti nel progetto, l’attivazione di ulteriori 20 posti letto di degenza di comunità livello base.Parte integrante dell’Ospedale di Comunità di Giussano è l’Hospice, con 19 posti letto e uno tra i più alti tassi di occupazione di Regione Lombardia (500 circa i ricoveri all’anno e 700, sempre nello stesso periodo, i pazienti seguiti a domicilio dal personale della struttura).

Insistono su Giussano, inoltre, avviato da tempo un progetto di telemedicina (avviato da tempo) rivolto ai soggetti fragili e cronici che hanno una patologia cardiaca o che vivono problematiche aritmologiche e servizi per la Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza. Qui si seguono, in particolare, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento che coinvolgono l’abilità di lettura, scrittura e calcolo. In questo ambito nel 2021 sono state quasi 4.000 le prestazioni erogate. Vale la pena ricordare anche che il Presidio è sede in Brianza (insieme al San Gerardo) di attività di prima visita e screening dei rifugiati ucraini (adulti e minori) accolti sul territorio. L’attività riguarda anche l’esecuzione di tamponi e la somministrazione vaccinale.

“Ci sono due bisogni dai quali nasce il movimento di riforma nazionale e regionale che porta alla costituzione delle case di comunità: il primo è che essere malati implica spesso percorsi importanti e il fatto di rivolgersi a diversi punti di cura; e poi la dimensione clinica non è la sola del vivere la malattia; ci sono anche altre dimensioni: sei solo in casa o hai un nucleo familiare in grado di accompagnarti? Di cosa hai bisogno nel domicilio, nei trasporti, per poter seguire con precisione un trattamento terapeutico? Qualcuno sa dei tuoi bisogni? Si tratta solo di alcuni esempi; di fronte a questi bisogni, il malato si deve orientare da solo, in autonomia. La casa di comunità può rispondere a questo bisogno: qui si può far crescere la capacità di dare assistenza e seguire più da vicino le esigenze sanitarie e sociali dei nostri cittadini, perché siamo in una dimensione contenuta e perché possiamo più facilmente rendere complementari tutte le competenze e le professioni che qui sono presenti. Ma c’è anche un altro bisogno e un’altra funzione, più difficile da conseguire. E’ quella di curare in ambito extra-ospedaliero; uno dei grandi rilievi mossi durante la pandemia è stata l’assenza, fuori dagli ospedali, di fare diagnosi e cura, quindi la funzione che possiamo definire di cura in senso stretto. Qui stiamo provando a realizzare anche questo scopo. Stiamo cercando di inserire, pur nelle difficoltà di reclutamento del personale in ambito ospedaliero, i nostri migliori specialisti. Ringrazio i primari che personalmente si stanno coinvolgendo nelle visite specialistiche al fine di dare un peso clinico, di cura a questi luoghi: se diventano le case di comunità tappe non accidentali ma permanenti e affidabili di diagnosi e poi trattamento del percorso terapeutico, sarà più naturale che i medici di medicina generale si riferiscano alla casa di comunità e la frequentino; e che le misure che il sistema socio-sanitario mette a disposizione – assistenza domiciliare, assistenza protesica, assistenza riabilitativa -siano pensati in modo più intelligente, tempestivo e efficiente, perchè qui è tutto più prossimo e raccordabile”  il messaggio di saluto del Direttore Generale Marco Trivelli, assente all’inaugurazione per problemi di salute e letto durante l’evento di Giussano.

Inaugurazione casa della comunità a Giussano MB

“L’ospedale di Comunità aperto presso il presidio di Giussano rappresenta un passaggio decisivo per riattivare la nostra struttura territoriale ed avvicinare i servizi essenziali ai cittadini, così da favorire una connessione sempre più stretta fra presìdi sanitari e medici di base, il tutto nell’interesse del paziente e dell’utente – afferma Marco Citterio, Sindaco di Giussano – Come Amministrazione comunale, abbiamo particolarmente a cuore l’importanza della medicina territoriale e siamo in stretto contatto con ASST e Regione Lombardia per la valorizzazione della nostra struttura sanitaria. Già in queste prime settimane di apertura, l’Ospedale di Comunità ha rappresentato un punto di riferimento per il territorio brianzolo.La presenza dell’Ospedale di Comunità rafforza le prestazioni sanitarie sul territorio e migliora la salute della popolazione attraverso lo sviluppo delle cure intermedie riducendo ricoveri in ospedale”.

CASA DI COMUNITÀ VIMERCATE

I Comuni afferenti alla Casa di Comunità di Vimercate sono Vimercate, Burago Molgora, Bernareggio, Aicurzio, Sulbiate, Ronco Briantino, con una popolazione di riferimento di quasi 52.000 abitanti. Analoghi a quelli di Giussano, i servizi attivi: il Front Office e accoglienza, i Servizi di cure primarie, con 2 medici del “Corso Regionale di Medicina Generale”, con 1.200 pazienti seguiti complessivamente da entrambi; il PUA (Punto Unico di Accesso); l’Ambulatorio Infermieri di Famiglia e di Comunità: i Servizi di specialistica (cardiologica, neurologica, pneumologica, internistica, diabetologica). Oltre 15 gli operatori sanitari, socio sanitari e amministrativi impegnati. Presso la Casa di Comunità, per valorizzare la partecipazione della comunità, sono previsti incontri con i cittadini di promozione e cultura della salute, e con le associazioni di volontariato del territorio sulla gestione delle relazioni di aiuto, gli stili di comunicazione, il counseling.
E’ in via di attivazione anche il progetto Open: punto di ascolto e counseling a bassa soglia per adolescenti fragili, per l’eventuale orientamento verso i servizi specialistici di secondo livello (UONPIA, Consultorio, etc.).

Moratti inaugura casa di comunità Vimercate mb

“Il principale valore delle case della comunità che abbiamo aperto a Vimercate e Giussano e delle prossime in previsione risiede nell’integrazione dei professionisti della salute e dell’offerta socio sanitaria di tutta l’area della Brianza che afferisce alla nostra ASST (medici di medicina generale e specialisti ospedalieri, infermieri di famiglia, assistenti sociali, psicologi). L’obiettivo è dare una risposta a trecentosessanta gradi e a tutto tondo ai bisogni delle persone, soprattutto ai soggetti più fragili e ai malati cronici. Attraverso i lavori strutturali, gli investimenti tecnologici e la telemedicina mettiamo a disposizione degli operatori il contesto ideale per questa sfida di potenziamento e sviluppo del territorio, all’altezza della domanda e delle aspettative di salute dei cittadini” commenta il Direttore Socio Sanitario di ASST Brianza, Guido Grignaffini

“La casa di comunità è un passo importante nella direzione del rafforzamento della medicina di territorio e siamo soddisfatti che Vimercate sia stata identificata come una delle prime realtà da cui iniziare. Si tratta naturalmente di un punto di partenza all’interno di un percorso più ampio: la casa di comunità è aperta solo da pochi mesi e ci sarà bisogno di tempo, di lavoro e di dialogo per riempirla di tutti i servizi necessari a farla funzionare nel migliore dei modi, ma sono fiducioso che non mancherà la volontà di lavorare in questa direzione.” Commenta il sindaco della città Francesco Cereda.

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