Elezioni 2022

Diritti civili, Pride e sportelli LGBT+: qual è l’opinione dei candidati sindaco di Monza?

I candidati alla carica di sindaco rispondono alle domande di MBNews. Ogni settimana i nostri quesiti sui temi che possono cambiare il volto della città. Si parte dal Brianza Pride e il tema dei diritti civili.

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Alcuni ragazzi durante una manifestazione per i diritti civili a Monza

Monza. A due mesi dal voto elettorale più atteso in Brianza, quello della nostra città capoluogo, si inizia a respirare già aria di elezioni. Un dibattito iniziato sui nomi, come è normale che sia, ora si sposta sui temi, almeno per MBNews. È per questo che abbiamo deciso che settimanalmente interpelleremo i candidati alla poltrona più ambita della città per avere una loro opinione su temi e questioni aperte che potrebbero cambiare il volto di Monza.

Abbiamo deciso di partire dal tema dei diritti civili. La Rete Brianza Pride ha annunciato questa settimana il desiderio di tornare a celebrare il Brianza Pride in presenza, come avvenne nel 2019. Si tratta di una manifestazione/corteo che ha l’obiettivo di accendere i riflettori sui temi dei diritti della comunità LGBTQ+. La data dovrebbe essere quella del 4 giugno ultimo weekend di campagna elettorale (si vota il 12 giugno, ndr). Cosa ne pensano i candidati? E ancora, a che punto è Monza sul tema dei diritti civili? Ecco cosa ci hanno raccontato i candidati (che hanno risposto al nostro quesito). 

Elisabetta Bardone, candidata del Movimento 5 Stelle: “Ho visto da vicino episodi di omotransfobia: sarò onorata di partecipare al Pride di Monza”

“Monza è una città a due facce: una parte della cittadinanza è profondamente sensibile a temi scottanti come quello dei diritti e delle discriminazioni, mentre abbiamo ancora delle “sacche” di pregiudizi che in buona parte sono talmente radicati da essere inconsapevoli! Personalmente ho toccato con mano nella scuola di mio figlio episodi di omotransfobia in ragazzini di 12 anni che fanno rabbrividire. Nel nostro programma abbiamo previsto uno Sportello di ascolto delle tematiche LGBTQI+, e una fase di consultazione per arrivare ad un Osservatorio. La mia adesione ai temi del Pride non è di oggi nè di ieri; fui nominata membro della consulta pari opportunità della mia provincia di nascita a soli 22 anni; l’anno scorso ho partecipato, quest’anno sarò onorata di esserci di nuovo”.

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Alberto Mariani, candidato del Grande Nord: “Mi batterò sempre per la libertà di espressione”

“Io sono sempre stato paladino della libertà di espressione e mi batterò sempre perché ogni cittadino e ogni formazione sociale abbia la possibilità di manifestare liberamente nel rispetto delle sensibilità di ognuno e del decoro della Città. Guai se ciò non avvenisse! Il tema dei diritti coinvolge non solo la mia persona, ma anche il movimento di cui sono espressione, a cominciare dal diritto civile di auto determinarsi”.

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Paolo Piffer, candidato della lista civica “Civicamente”: “Chiedemmo l’adesione alla rete RE.A.DY. Siamo da sempre in prima linea su questi temi”

“Ogni volta che a Monza si è parlato di diritti civici Civicamente è stata in prima linea. È un tema che sentiamo molto nostro. Abbiamo presentato diverse mozioni, alcune sono state approvate altre no. L’ultima proposta che ci è stata bocciata chiedeva di aderire alla rete RE.A.DY contro l’omotransfobia. Un’occasione importante persa. Ancora una volta in quel giorno la politica ha dimostrato di essere più “indietro” rispetto ai cittadini. Invece di dettare con coraggio la rotta, insegue in modo affannato e scomposto la città con l’unico intento di non perdere troppi voti. Una piccola soddisfazione ci è stata concessa, quella di vedere la nostra Villa Reale illuminata con i colori dell’Arcobaleno ogni 17 maggio. Un gesto simbolico importante che però avrebbe senso se accompagnato da fatti concreti. Nel nostro programma elettorale abbiamo naturalmente inserito la proposta di aderire alla rete RE.A.DY ma non solo, abbiamo ritenuto opportuno prevedere l’attivazione di uno sportello comunale che possa assistere i cittadini vittime di qualsiasi discriminazione.
I numeri ci impongono di intervenire in tutti i modi possibili con supporto psicologico e legale. Valorizzare ogni evento culturale che diffonda la bellezza della diversità, o meglio dell’unicità di ogni singolo individuo sarà una nostra priorità.
Abbiamo letto che ci sarà il Pride anche quest’anno, siamo sicuri che i partiti, in un modo o nell’altro, proveranno a strumentalizzare l’iniziativa, non importa, noi ci saremo anche questa volta, colorati, sorridenti e determinati a dire no contro ogni discriminazione. Non vediamo l’ora”.

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Paolo Pilotto, candidato della coalizione di centro-sinistra: “Diritti civili e diritti sociali devono andare di pari passo: mi batterò per questo”

“Il tema dei diritti individuali sarà certamente parte del mio programma elettorale, insieme ai diritti sociali. Diritti a cui questa amministrazione ha prestato scarsa attenzione. Il “Comune” rappresenta il contatto più stretto fra una comunità sul territorio e lo Stato. Diritti civili e diritti sociali meritano una attenzione maggiore. La relazione fra i due diritti è fondamentale perché la giusta attenzione ad un’esistenza dignitosa, alla casa per chi è più in difficoltà, al lavoro, all’istruzione adeguata fin dalla più tenera età, alle cure sanitarie, sono le condizioni per impegnarsi anche sul fronte della tolleranza e del reciproco rispetto, della qualità della stessa vita individuale. Tutto ciò in nome dell’articolo 2 (i diritti inviolabili) e dell’articolo 3 (pari dignità sociale) della Costituzione. In questo senso la nostra Amministrazione avrà cura delle esigenze della sua comunità, svilupperà iniziative di sensibilizzazione anche riguardo alle tematiche LGBTQ+, sostenendo il contrasto a fenomeni e situazioni di discriminazione, e sarà presente assieme ai propri cittadini quando chiedono e invocano attenzione per le loro scelte e per i loro diritti”.

Generico aprile 2022

Dario Allevi, candidato del centro-destra: “La chiave? Il rispetto reciproco”

“Credo che la nostra attuale società stia gradualmente superando quelle posizioni vetuste che volevano una netta contrapposizione tra due mondi, anche se ritengo essenziale non dare nulla per scontato. Soprattutto pensando ai giovani che oggi più che mai devono crescere con un bagaglio culturale importante, fatto di valori irrinunciabili e solidi come la tolleranza e il rispetto.
Quando si tratta di diritti civili, spesso si tende a confondere i piani e soprattutto ci si dimentica che si tratta di diritti di persone. E in quanto tali vanno rispettati, senza se e senza ma, indipendentemente dall’orientamento sessuale, politico o religioso.
Da uomo, e non solo da amministratore pubblico, penso che la chiave per affrontare temi come questo sia appunto il Rispetto, unica vera arma contro ogni forma di discriminazione e di violenza, anche verbale. Per questo, il mio pensiero va alle nuove e nuovissime generazioni affinché possa germogliare in loro e con loro quel seme di civiltà che conduca la società intera a non ripetere più gli errori del passato – e ahimè anche del presente- ai danni del “diverso”, costruendo al contrario una comunità sempre più aperta e tollerante, accogliente e comprensiva. Non ho mai partecipato a manifestazioni LGBTQ, così come non ho fatto per innumerevoli altri meritori incontri o raduni, ma non per questo mi sento meno vicino a chi chiede un pieno e completo riconoscimento dei diritti civili a favore di tutti”.

dario allevi

 

Aggiornato al 13 aprile 2022, ore 17.40.

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