Elezioni 2022

Elezioni a Monza, la priorità di Carlo Chierico: “Più partecipazione dei cittadini”

Il candidato sindaco della lista civica "Monza Unita" spiega in quest'intervista le idee che l'hanno spinto a scendere in campo e le proposte principali del suo programma fondato sul valore della democrazia e della spiritualità.

Carlo Chierico
Carlo Chierico

Monza. I progetti concreti non mancano, ma prima vengono le intenzioni e le motivazioni. In fondo, per parafrasare il Thomas Mann de “La montagna incantata”, dal “pensare bene ci vuole poco ad agire bene“. Se poi l’obiettivo dell’agire è il bene della comunità, come scritto nel simbolo Lista civica “Monza unita”, che alle prossime elezioni comunali in programma il 12 giugno sostiene il suo candidato sindaco, Carlo Chierico, allora non si può che partire dall’importanza delle idee per arrivare a realizzare cambiamenti anche radicali.

Ecco perché Chierico, 66 anni, una vita da responsabile commerciale nel campo degli integratori alimentari, in quest’intervista ad MBNews, per spiegare su cosa poggia la sua proposta politica da aspirante candidato alla poltrona di primo cittadino di Monza, in primis parla di fondamenta ben piantate nel sociale e nella società.

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L’OBIETTIVO

I cittadini si sono allontanati dalla politica perché sentono di non poter decidere nulla – spiega il numero uno della Lista civica “Monza unita” – penso che sia necessario, anche a livello comunale, affiancare la democrazia diretta a quella rappresentativa favorendo tutti gli strumenti, a partire dal referendum, che possano permettere la partecipazione e le proposte dei cittadini su qualsiasi tematica”.

La speranza di Chierico, tra i fondatori e presidente della sezione di Monza della UPF (Universal Peace Federation), una Ong che promuove la cultura di pace a 360° e il dialogo interculturale e interreligioso, è che le sue idee, condivise con i candidati della sua lista, ancora aperta ad altri ingressi, possano essere capite e premiate dai monzesi alle prossime elezioni comunali del 12 giugno.

“Vogliamo superare il quorum del 3% dei voti ed entrare in Consiglio comunale – annuncia – siamo convinti di farcela perché puntiamo a portare alle urne giovani e persone che non hanno mai votato o hanno smesso di farlo negli ultimi anni. Partiamo dal territorio per avvicinare i cittadini alla politica”.

Comune di Monza MB

L’INTERVISTA

Chierico, prima di chiederle il perché della sua candidatura a sindaco di Monza, ci può spiegare quali sono le premesse che l’hanno portato a questo passo?

Il desiderio mio e dei componenti della lista che mi sostiene è quello di poter iniziare a lavorare per la nostra comunità, con totale altruismo e spirito di servizio, senza alcun tornaconto personale. Vogliamo portare avanti in tutti gli ambiti valori e principi universali, nella convinzione che, per operare al meglio a livello di responsabilità pubbliche, democrazia inclusiva e spiritualità, cose poco ricorrenti in politica, siano essenziali.

L’altro aspetto fondamentale è la fede in Dio, un Dio Padre e Madre di ogni persona, che ci porta a considerarci tutti fratelli e sorelle, ognuno con caratteristiche speciali che lo rendono unico e quindi insostituibile come persona da rispettare ed amare.

Da un volare così alto mi permetta di scendere più in basso. Come nasce la sua candidatura con la Lista civica “Monza unita”?

Sono attivo da anni sul nostro territorio, con percorsi di dialogo interculturale, interreligioso, anche orientati allo sport inclusivo di base per i giovani, come nel caso del Trofeo della Pace, tornei interetnici di calcio maschile e volley femminile. Insieme ad altri amici, abbiamo pensato che le nostre idee di democrazia inclusiva e spiritualità potessero essere trasferite in politica, dove questo abbinamento non è ricorrente. Quest’idea, che avevamo da tempo, si è concretizzata in occasione delle elezioni comunali del prossimo 12 giugno.

Mb Trofeo della Pace5 (Copia)

Quali sono i punti principali del suo programma elettorale?

Sono molteplici ed hanno alla base il dialogo e la pace a 360° per favorire la conoscenza e l’amicizia, nel rispetto reciproco, tra persone di fedi e culture diverse, ma residenti sullo stesso territorio. Ci stanno a cuore lo sport e i servizi inclusivi per tutti e in ogni quartiere della città. Per questo pensiamo a palestre polifunzionali, strutture aperte prima di tutto ai giovani che non hanno la possibilità di iscriversi a società sportive.

Prioritarie anche le tematiche ambientaliste perché riteniamo che Monza sia una città cementificata. Sosteniamo molte delle idee espresse dai Comitati civici nel Libro Bianco 3.0, che sarà pubblicato integralmente sul sito della nostra lista.

Inoltre ci battiamo contro gli sprechi alimentari e più in generale per favorire una cultura del consumo essenziale e del riciclo. Vogliamo anche implementare la cultura cinematografica a Monza, una città che ha perso negli ultimi anni gran parte delle sue sale di proiezione. Per questo pensiamo ad alimentare il professionismo per quest’arte attraverso bandi anche comunali, l’organizzazione di eventi aperti a tutti, corsi negli istituti scolastici superiori, concorsi per cortometraggi realizzati da studenti delle scuole primarie e secondarie.

monza comitati libro bianco flash mob in consiglio 1

Ci può anticipare un progetto concreto che vedrà la luce se sarà eletto sindaco?

Ne cito due. Vogliamo che Monza diventi la Capitale della Pace, sia con incontri e meeting che coinvolgano le scuole e i giovani, sia attraverso l’utilizzo della Villa Reale per convegni internazionali ed eventi anche a livello governativo.

L’altro progetto che potremmo mettere subito in campo è il recupero del materiale sanitario in scadenza, ma ancora funzionale. Siamo in contatto con un’associazione che da anni opera in Togo dove potremmo destinare farmaci ed altri prodotti sanitari in modo che possano essere ancora utili a chi ne ha più bisogno.

In questi giorni anche “Monza unita” sta raccogliendo le firme necessarie alla presentazione per le prossime elezioni comunali. Quali sono i profili dei candidati nella sua Lista civica?

Sono persone di tutte le età, il più giovane ha 21 anni, il più anziano 76. Ci sono studenti universitari, alcuni anche di origine straniera, casalinghe, direttori d’azienda, tecnici ed ingegneri. Un mondo variegato di 23 persone. Siamo, però, aperti ad altre candidature di chi vuole impegnarsi con noi e dare il proprio contributo perché l’obiettivo è arrivare al numero massimo di 32 candidati.

Quale consenso elettorale crede di poter raggiungere con la sua proposta politica?

Siamo convinti di poter superare il quorum del 3% ed entrare in Consiglio comunale. Crediamo di portare alle urne i giovani e coloro che non votano da anni perché delusi dalla politica.

Mb Trofeo della Pace4 (Copia)

La campagna elettorale è ormai partita da alcune settimane e si sta accendendo sempre di più in vista del 12 giugno. Qual è la sua opinione sul fatto che ci siano ben dieci candidati sindaci? Ha già pensato ad eventuali apparentamenti per il ballottaggio?

Ritengo positiva la presenza di così tanti candidati sindaco. Questo è il bello della democrazia e devo dire che trovo idee positive in ognuna delle liste che sta partecipando alla competizione elettorale. Sugli apparentamenti valuteremo più avanti in base ai programmi e alle proposte.

Tra i candidati sindaco c’è anche l’attuale primo cittadino di Monza, Dario Allevi. Cosa pensa dei 5 anni della sua legislatura, di cui si è appena celebrato l’ultimo Consiglio comunale?

Non è stata un’amministrazione totalmente negativa. Non condivido, però, le scelte urbanistiche sul consumo del suolo e sull’ambiente e, secondo me, non è stato fatto abbastanza per rendere Monza attrattiva dal punto di vista turistico 365 giorni all’anno, non soltanto quando c’è il Gran Premio.

Inoltre se lo sport professionistico è stato valorizzato, basti pensare al volley e al calcio, non è stato fatto altrettanto per lo sport di base e per il valore sociale che porta avanti. Si doveva lavorare di più sull’attenzione al “diverso” per cultura, nazione e religione.

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