Non è piaciuta l’idea della brochure con il bilancio di fine mandato spedita direttamente nella cassetta della posta dei lissonesi da parte dell’amministrazione comunale. Non è piaciuta ai consiglieri di minoranza Roberto Perego (Lissone in Movimento), Daniele Fossati (Forza Italia) e Ruggero Sala (Fratelli d’Italia) che hanno presentato una mozione per chiedere che quello che definiscono “un foglio promozionale” venga ritirato e si faccia un bilancio di fine mandato così come è previsto dalle disposizioni di legge.
“La relazione di fine mandato, obbligatoria per legge dal 2011, deve essere redatta secondo uno schema tipo che è stato approvato con un decreto ministeriale del 2012 e i cui contenuti obbligatori sono stati ritenuti dalla giunta comunale di Lissone troppo orientati a un’impostazione finanziaria e patrimoniale, e quindi considerati di difficile lettura e comprensione da parte dei cittadini, come è stato riportato nella determina 1453 del 2021”, si legge nel testo della mozione.
Dunque, secondo i tre consiglieri di opposizione, la giunta avrebbe offerto “un riassunto in formato pubblicitario, mandato poi direttamente nelle case, ovviamente a spese dei cittadini”.
Il bilancio di fine mandato (obbligatorio per legge) è diventato quindi un “bilancio sociale di fine mandato e che non risponde agli obblighi di legge e che per questo – aggiungono i tre consiglieri nel documento protocollato in Comune – non dovrebbe essere caricato sul bilancio del Comune”.
La versione sfogliabile del documento redatto dall’amministrazione (trentuno pagine in formato pdf) è disponibile sul sito istituzionale dell’ente dal titolo “Tiriamo le somme 2017/2022” insieme alla carta con le cinquanta opere pubbliche realizzate nei cinque anni di mandato.
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