Sorelle, artiste, imprenditrici. Sempre insieme, nonostante i 10 anni di differenza che le separano: Anna e Teresita Santambrogio, di Seregno, gestiscono da quasi 40 anni un negozio a Desio, New Art, che è anche un po’ un laboratorio artistico: in via Lombardia 17 infatti decorano qualsiasi tipo di superficie (muri, tele, tessuti, porcellane), a seconda delle richieste dei clienti.
Un’attività che hanno deciso di aprire in autonomia, ma che in un certo senso nasce da un’eredità familiare: Anna e Teresita Santambrogio sono letteralmente figlie d’arte: il padre, Enrico, è stato uno dei più grandi decoratori della Lombardia. Lo racconta Anna Santambrogio, la sorella più giovane, oggi 60enne: “Siamo una famiglia di artisti. Mio padre Enrico aveva un laboratorio suo dove decorava mobili e specchi, faceva anche targhe in plexiglass per negozi. Purtroppo è mancato molto giovane, a soli 45 anni, io ne avevo appena 10″. E in un certo senso la tradizione di famiglia continua. Anna racconta che, anche se le figlie non hanno voluto entrare nell’attività di famiglia, la seconda è una make up artist. “Anche lei dipinge… ma in modo diverso”.
Com’è nata l’attività di New Art?
“Quando avevo 21 anni, dopo aver studiato da arredatrice, ho cominciato a dipingere con mia sorella. Prima facevamo solo tele, poi abbiamo continuato con le porcellane e pian piano siamo arrivate a decorare praticamente qualsiasi altra superficie, dai tessuti alle borse, fino ai murales: ne abbiamo fatto uno in un ristorante giapponese! Ma in passato abbiamo collaborato anche con architetti per la decorazione di bagni e antibagni, o con la Fiera del Mobile. In generale, cerchiamo ogni giorno di accontentare il cliente, anche se non è sempre semplice!”. Negli anni le due sorelle si sono formate con corsi specializzati sulla decorazione: Anna con maestri stranieri per la porcellana, Teresita, invece, con il maestro Meloni.
Lavorando in proprio è più semplice conciliare lavoro e famiglia?
“Dipende dall’attività. Noi siamo sempre state contente, non abbiamo mai avuto un lunedì nero! Però quando le mie due figlie erano piccole il problema c’era, gestire tutto era difficoltoso”.
Pensa che sia più difficile gestire un’attività così legata al mondo artistico?
“Il lavoro ci piace e gratifica tantissimo, purtroppo è difficile da portare avanti, perché non riguarda beni di prima necessità. Devo dire però che sta tornando la voglia di avere in casa cose belle: le persone, anche i giovani, non vogliono più le stampe, sta proprio tornando la voglia d’arte”.
Cosa consiglierebbe a una giovane donna che volesse aprire la sua attività?
“A livello finanziario ora come ora è molto difficile. Quando abbiamo iniziato noi erano altri tempi, ma è anche vero che i nostri mariti avevano uno stipendio fisso, avevamo comunque una rete di sicurezza. Accontentare le persone, con un lavoro ben fatto ma a poco costo, è difficile ma gratificante a livello personale“.
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