Aicurzio. Dovrà rispondere di omicidio, il figlio 23enne di Fabiola Colnaghi. La donna, 57 anni, casalinga di Aicurzio, è morta ieri, 21 aprile, nella sua abitazione in via della Vittoria 6. Ad ucciderla, al culmine di una lite, sarebbe stato il suo figlio più giovane che, dopo la tragedia, si è autoaccusato del delitto con i Carabinieri di Vimercate.
Calci e pugni in faccia: così sarebbe morta la donna. Il ragazzo, descritto come schivo e riservato, all’improvviso avrebbe aggredito la madre nel corridoio di casa. Un colpo violento al volto che avrebbe fatto sbatter la donna contro un armadio per poi finire a terra. A quel punto il raptus: si sarebbe accanito sul corpo della mamma colpendola ancora, e ancora, con calci e pugni fino a provocarne la morte.
UNA FAMIGLIA TRANQUILLA
Una famiglia tranquilla: lei, casalinga, vedova e madre di tre figli; lui, incensurato, disoccupato e celibe. Nessun contesto di disagio legato ad uso di alcol e droga. Mamma e figlio erano seguiti entrambi da qualche tempo per sindrome depressiva. A conclusione dell’interrogatorio, tenuto dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Monza, dott. Santini, presso la caserma di Vimercate, il giovane già in stato di arresto, ha ammesso le sue responsabilità ricostruendo l’evento. Ha raccontato di soffrire di depressione per cui era in cura insieme alla mamma. All’improvviso un momento di sconforto avrebbe dato il via alla violenta aggressione in casa.
Il ragazzo è ora nel carcere di Monza e dovrà rispondere dell’accusa di omicidio. Non si esclude una perizia psichiatrica.
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