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Via libera al progetto di legge “La Lombardia è dei giovani”. Corbetta: “ridurre IVA sui preservativi”

Approvato ordine del giorno del gruppo Lega. "Oggi l’imposta sul valore aggiunto sui contraccettivi nel nostro Paese è al 22%, contro il 5% del Regno Unito, il 5,5% della Francia, il 6% dei Paesi Bassi, il 7% della Francia e il 13,5% dell’Irlanda”

giovani che si baciano freeweb
- Foto d'Archivio

Via libera dal Consiglio Regionale al progetto di legge “La Lombardia è dei giovani”. Approvato al testo anche un ordine del giorno presentato dal gruppo della Lega e illustrato in aula dal consigliere regionale Alessandro Corbetta.

“Il documento – spiega Corbetta – è frutto di un lavoro congiunto con i rappresentanti della Lega Giovani Lombardia, tra cui il coordinatore Alessandro Verri e il consigliere regionale Selene Pravettoni. Abbiamo posto l’accento sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, il cui trend è in costante crescita, in particolare tra i giovanissimi di età compresa tra i 15 e i 24 anni”

“Chiediamo di potenziare le azioni per aumentare la consapevolezza e l’informazione su questi temi, oltre a mettere in campo un rafforzamento dell’offerta gratuita di accertamenti diagnostici e terapeutici”.

“Con l’ordine del giorno abbiamo inoltre impegnato la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo per applicare ai preservativi, sia maschili che femminili, l’aliquota IVA ridotta al 4%. Oggi l’imposta sul valore aggiunto sui contraccettivi nel nostro Paese è al 22%, contro il 5% del Regno Unito, il 5,5% della Francia, il 6% dei Paesi Bassi, il 7% della Francia e il 13,5% dell’Irlanda”.

“Chiediamo infine di promuovere nei centri MTS e nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani la distribuzione gratuita di profilattici e del materiale informativo del Sistema Sanitario Regionale”.

“Non va sottovalutato – afferma Corbetta – il fatto che sempre meno giovani usino il preservativo, una percentuale attuale del 49% contro il 57% del 2018”.

“Come giovani della Lega – dichiara il coordinatore regionale Alessandro Verri – abbiamo a cuore questo tema, siamo infatti preoccupati dai numeri sempre più inquietanti di giovani che vengono a contatto con malattie sessualmente trasmissibili. Crediamo che sia un segnale forte da parte delle istituzioni impegnarsi concretamente nell’abbattimento dei costi e nella sensibilizzazione dei più giovani su questo argomento”.

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