Guerra

Seregno, l’ex sindaco Mariani e il dramma in Ucraina: “Černihiv isolata, nessuna notizia della nostra amica Marina”

Generico marzo 2022
Marina Roldukhina

«Quando vedo i carri armati, non so se posso parlare di futuro. Non penso più a niente, soltanto di rimanere viva fino a domani». Così Marina Roldukhina, studentessa ucraina per dieci anni ospite d’estate a Seregno dell’ex sindaco Giacinto Mariani e della compagna Antonella, descriveva solo pochi giorni fa la guerra dalla finestra di casa sua. Marina vive con il fratello 18enne in una fattoria nella regione di Černihiv, nel nord dell’Ucraina. A metà strada tra Kiev e la Bielorussia, dalla campagna passano i carri armati russi e in alto i missili diretti contro la capitale.

Nei primi giorni dopo l’invasione, Marina si è tenuta in contatto con Seregno via telefono o sui social. Da una settimana però di lei non si hanno più notizie perché in tutta la regione è saltata la corrente elettrica. “L’ho sentita fino a mercoledì della scorsa settimana, poi più nessuna risposta”, racconta Mariani. “In campagna so che almeno hanno patate, cipolle, carote da mangiare. In città la situazione è peggiore perché i negozi sono chiusi e i camion dei rifornimenti fermi”.

Marina è venuta in Brianza per la prima volta a 7 anni e ci è tornata per i dieci anni successivi fino allo scoppio della pandemia. Nel suo paese lavora e frequenta la facoltà di geografia all’università di Černihiv. Tanti i sogni e un futuro da costruire. Dal 24 febbraio però tutto si è fermato. Per lei, così come per migliaia di civili senza auto che vivono nel nord dell’Ucraina, lontano dal confine, oggi è impossibile fuggire. Troppo alto il pericolo di incrociare i raid o i convogli militari russi.

monza profughi ucraina
foto d'archivio

A SEREGNO FINORA 123 PROFUGHI UCRAINI REGISTRATI

Cresce la preoccupazione anche per decine di bambini ucraini che, come Marina, per anni sono stati come ospiti di famiglie a Seregno, Desio, Monza tramite un’associazione che ha sede a Černihiv.  La responsabile Valentina Kotrushenko ha confermato su Facebook tutte le difficoltà nella connessione ad Internet. “Valentina e i bambini sono nascosti in uno scantinato della città. – dice Mariani – Avere delle persone a cui vuoi bene, che conosci, che sai che sono li e sai di non poter fare nulla perché sostanzialmente più che parlare da qui non possiamo fare è terribile ma io continuo ad informare come posso”. Nel frattempo prosegue l’esodo di profughi ucraini che sono riusciti a passare il confine con l’Unione Europea.

Ad oggi sono 123 i profughi ucraini ospiti a Seregno – fa sapere il Comune – nelle strutture allestite dall’amministrazione in coordinamento con parrocchie, enti caritatevoli e famiglie. Tanti i minori che sono già inseriti nelle scuole della città. “Davvero un bel pomeriggio con la partenza delle classi e delle attività per una quarantina di bambini e bambine di nazionalità Ucraina, tanti dei quali arrivati negli ultimi giorni in città, organizzate insieme all’associazione “Ucraina Libera” di Oksana Kolotynska”, ha scritto il sindaco Alberto Rossi.  In direzione opposta prosegue altresì l’invio di aiuti umanitari: dalle 300 scatole di abiti partite da Seregno verso la Moldavia alla seconda missione di Ambulanze Veterinarie Brianza con la partenza venerdì per la Polonia.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta