Monza

In arrivo un nuovo pullman con donne e bambini dall’Ucraina. “Tante famiglie pronte ad accorgliere”

Lo racconta a MBNews l'Avvocato Agostino D'Antuoni, che a Monza ha già portato un primo pullman due settimane fa.

Generico marzo 2022
Uno degli spazi della parrocchia San Pio X a Monza adibito per l'accoglienza

Monza. Si rimette in pista la straordinaria macchina dell’accoglienza monzese capitana dall’Avvocato Agostino D’Antuoni, che due settimana fa ha portato nella città capoluogo brianzolo il primo pullman – il cosiddetto “Pullman 0” – con mamme e bambini provenenti dall’Ucraina. Una macchina “perfetta” l’avevamo definita nel nostro precedente articolo, che è pronta a ripartire per accogliere un secondo pullman, ancora una volta in arrivo dalle zone di guerra con mamme e bambini (di cui alcuni gravemente malati) che in Italia sognano in una nuova vita lontani dalle bombe.

“Partirà domani, 24 marzo, e dovrebbe arrivare sabato sera a Monza con a bordo 60 persone – spiega a MBNews l’avvocato D’Antuoni. – Il condizionale è d’obbligo, ci sono tantissime incertezze, le cose cambiano di ora in ora. Stiamo registrando che si fa fatica a spostarsi nel territorio ucraino e anche confini che erano mediamente sicuri qualche giorno fa oggi non lo sono più. Dalle notizie che riusciamo ad avere l’attenzione dell’esercito russo sui confini e sugli spostamenti dall’Ucraina verso l’Europa sta aumentando molto. È difficile e anche angosciante non ricevere notizie per ore e ore, ma stiamo facendo il possibile per far arrivare queste persone”.

“Coma la volta scorsa il pullman arriverà alla parrocchia di San Pio X a Monza – continua D’Antuoni – e nelle medesime modalità ci sarà l’accoglienza e i controlli medici. Sappiamo che ci sono bambini malati non ospedalizzati”.

Generico marzo 2022

“Con il “pullman 0” abbiamo dato una seconda opportunità a tanti bambini – conclude l’Avvocato. – Tutti loro sono stati accolti negli ospedali lombardi e per alcuni di questi posso dire che probabilmente gli è stata salvata la vita. Monza ha dimostrato una grandissima solidarietà: tutte le famiglie arrivate due settimane fa sono state ospitate e accolte con amore. Ancora adesso abbiamo tante famiglie che si sono fatte avanti. Dico di più: abbiamo più famiglie ospitanti che arrivi. Intanto stiamo già guardando in prospettiva ad un terzo pullman e stiamo dialogando con un orfanotrofio ucraino con la speranza di portarlo in salvo. Come dicevo all’inizio è difficile organizzare: le condizioni cambiano di giorno in giorno. Dalle informazioni che riceviamo è tutto esattamente come ci viene raccontato dalla stampa e dalle TV, forse addirittura peggio. Fosse per il sottoscritto andrei a prenderli tutti, uno per uno, ma non si può. Si può invece fare la propria parte: è quello che tante famiglie stanno facendo”.

 

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