Pedemontana

Rigettato dal Tar il ricorso, ora la decisione se iniziare o meno Pedemontana è del presidente Roth

Tanti dubbi quelli su Pedemontana. Il primo riguarda l'esito del ricorso proposto dalla seconda ditta, non aggiudicatrice dell'appalto

Assemblea dei sindaci su Pedemontana 18 febbraio 2022

Pedemontana. Il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso della cordata arrivata seconda alla gara d’appalto per la realizzazione di Pedemontana, partono quindi i lavori? Dipende dalla decisione di Luigi Roth il nuovo presidente, di accollarsi il rischio che la sentenza venga ribaltata dall’eventuale ricorso al Consiglio di Stato. “Vogliono un parere di merito – ha affermato durante l’audizione regionale che si è svolta questa mattina – che mi farebbe dormire sonni più tranquilli. Un parere però che non dovrebbe arrivare in breve tempo, “visti i tempi del Tar” e che quindi potremmo decidere di non aspettare – ha concluso il presidente.

Regione Lombardia. Mattinata di audizione in commissione territorio e ambiente. Il motivo? Le richieste di aggiornamento sulla Pedemontana da parte dei consiglieri brianzoli Gigi Ponti, Federico Romani e Andrea Monti. Per la prima volta a rispondere alle tante domande dei consiglieri,  il nuovo presidente della società, Luigi Roth.

“Oggi io sono qui, doverosamente, a parlare con voi perché sono abituato a lavorare nel rispetto delle istituzioni, voi siete i veri azionisti (Regione Lombardia ndr) a cui dobbiamo rendere conto. Oggi sono qui come volontario, non mi pagano e non mi ha obbligato nessuno. Sono qui perché questa autostrada, che ha un progetto molto preciso e approvato, va fatta”. Queste le prime parole del presidente Roth.

Tanti dubbi quelli su Pedemontana e le critiche di cui più volte abbiamo parlato sulle pagine di questo giornale. Il primo riguarda l’esito del ricorso proposto dalla seconda ditta, non che non si era aggiudicata l’appalto. Nel mese di gennaio, infatti, il Direttore Giuseppe Sambo, aveva comunicato il ritardo dei lavori a causa proprio del ricorso al Tar.

Dubbio che viene immediatamente chiarito da Roth: ” Il Tar ha rigettato il ricorso cautelare della ditta seconda arrivata nella gara di appalto. Ora, ipoteticamente potremmo iniziare i lavori ma, dobbiamo ricordarci che potrebbero ricorrere al secondo grado, il Consiglio di Stato.  Ovvio che partire coi lavori significa costi da sostenere; dobbiamo quindi capire se l’eventuale rischio che noi corriamo a partire coi lavori, valga la pena”.

PEDEMONTANA E LE MODIFICHE AL PROGETTO

La questione più dibattuta quando si parla di Pedemontana è la modificabilità o meno dei progetti della tratta C. Sulla questione negli ultimi mesi i sindaci della Brianza e dei comuni coinvolti si sono trovati molte volte a discutere, proponendo anche progetti alternativi che potessero, in qualche modo, avere un impatto minore sul territorio. A chiedere una risposta chiara e definitiva Federico Romani (Fdl) a cui ha risposto sempre il numero uno di Pedemontana: “Noi siamo sempre disponibili a fare incontri con i sindaci ma il mio suggerimento è di trovare delle sintesi alle proposte dei sindaci, questo per rendere più funzionale il nostro lavoro. Non dico che si possa modificare il progetto, ma qualche intervento può essere fatto” – ha aperto uno spiraglio il presidente Roth.

Per il tanto temuto impatto ambientale il direttore Giuseppe Sambo ha voluto essere chiaro: “Facciamo quello che dobbiamo fare, che siamo obbligati a fare ma non riteniamo che si possano fare altri grandi sviluppi in tema di sostenibilità. Siamo disposti ad ascoltare tutte le richieste ma sappiate che per noi il tema è fare l’opera. Sconvolgere i presupposti significa non farla più.”, confermando, inoltre che, nella riorganizzazione delle priorità, la Greenway, la ciclopedonale che costeggerà l’autostrada, verrà fatta solo con l’inizio dei lavori riguardanti la tratta D per la quale, entro ottobre verranno preparate 3 alternative di tracciato.

Diversi gli interventi di Gigi Ponti (Pd) tra i quali ricordiamo quello circa l’aumento delle materie prime a cui i vertici di Pedemontana hanno risposto: “Questo è un problema comune a tutte le opere che devono partire e quindi ci aspettiamo una norma che ci tuteli in tal senso.” A ciò ha replicato Ponti: “Ci dobbiamo aspettare quindi altri fondi, perchè quelli stanziati è evidente che non basteranno.”

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