Monza. “Ci hanno provato con le scritte oscene sul banco consiliare, anni fa. Con le lettere minatorie. Con i tentativi di trascinarmi in tribunale. Addirittura con una miniserie finita in Procura della Repubblica, solo un anno fa. Oggi ci riprovano così”. L’assessore all’Urbanistica del Comune di Monza, Martina Sassoli, commenta così il volantino attaccato ad un palo della luce dove, sotto una immagine che la ritrae, compare la scritta “Lady Pattume 2022“. L’assessore, da qualche settimana al centro delle critiche per il nuovo servizio di raccolta differenziata, oggi è protagonista di un biglietto affisso da ignoti.
“Quello che qualcuno non ha ancora capito è che ogni volta che ci provano, anche solo a intimidirmi, a minacciarmi, a screditarmi io reagisco con ancora più determinazione e forza. Perché il mio lavoro, quello che da vent’anni dedico alla mia città, è orientato solo ed esclusivamente a risolvere i problemi.
E ancora oggi, forse più di prima, sto lavorando proprio in questo senso. Ogni giorno, solo per trovare soluzioni.
Quindi, grazie. Grazie a chi si è preso la briga di perdere tempo a fare quest’azione. Perché nonostante sia un reato, mi ha dato un motivo in più per dimostrare che molto del cinema cui stiamo assistendo sia solo ed esclusivamente politicizzato e personalistico. E che chiunque voglia, può liberamente partecipare a questo percorso di crescita di Monza. Perché le mie porte sono sempre aperte e il mio cellulare sempre pronto a rispondere a tutti” ha spiegato Sassoli.
“Piena solidarietà a Martina Sassoli. Mi dissocio in modo netto e chiaro da questi attacchi pretestuosi e sessisti. E se necessario sarò a fianco dell’assessora per combattere contro un modo molto distante dal mio da fare politica. Con insulti e attacchi personali. Un conto è essere in disaccordo con alcune scelte amministrative , un altro è attaccare la persona. Una brutta pagina monzese. Davvero brutta” ha commentato il capogruppo di Italia Viva, Francesca Pontani.
I PRECEDENTI IN CONSIGLIO COMUNALE
“F… di legno, ma attenti alle schegge”. Questa la scritta a caratteri cubitali stampata su una maglietta portata in aula da Martina Sassoli, consigliere monzese di Forza Italia, nel corso dell’Assise cittadina del 26 febbraio 2015. Una battuta ironica, quella dell’allora consigliere azzurro, in risposta al gesto maleducato di un ignoto che qualche giorno prima aveva deturpato il suo banco con delle scritte offensive a lei rivolte. Una offesa bella e buona ma anche un atto vandalico che aveva danneggiato un bene pubblico. Il gesto di cattivo gusto, anche in quella occasione, l’aveva portata dritta dritta in caserma a sporgere denuncia contro ignoti per scritte ingiuriose.
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