L'idea

Monza, Fiab lancia l’urbanistica tattica: pronto un progetto a Triante?

L'associazione cicloambientalista spinge su interventi veloci e reversibili che possono ridisegnare alcuni luoghi della città nella direzione della mobilità dolce. A Piazza San Giovanni potrebbe sorgere un'isola pedonale.

censimento biciclette fiab monzainbici

Monza. Le rivoluzioni o i cambiamenti, che dir si voglia, spesso non hanno bisogno di stravolgimenti radicali o tagli netti con il passato. A volte basta vedere la consueta realtà sotto una luce diversa per instaurare quel meccanismo mentale che permette di pensare qualcosa di nuovo, ma soprattutto di abbandonare vecchie e, magari, negative convinzioni.

Obiettivi più facili a dirsi che a farsi. Ma sicuramente non impossibili. E, se si parla di urbanistica tattica, anche piuttosto realistici. Perché questa espressione indica un modo leggero e in fondo anche allegro di riprogettare le città, i suoi spazi specifici come piazze, incroci, luoghi di passaggio, le sue aree degradate.

fiab monza in bici monza campagna di tesseramento

L’approccio veloce e reversibile, ma dal forte impatto, che è alla base dell’urbanistica tattica, ha già preso piede a Milano con il progetto “Piazze Aperte” che ha visto a Porta Genova la comparsa di strisce bianche e blu, panchine, rastrelliere e vasi fioriti.

A Barcellona alcuni superblocchi raggruppano 9 isolati, al cui interno solo i residenti possono muoversi in auto. E, per andare al di là dell’Oceano, a Miami esiste il Quick-Build Program che mette insieme residenti, associazioni ed enti governativi. Anche Monza potrebbe fare la sua parte sul fronte dell’urbanistica tattica.

L’INTENZIONE

La spinta arriva soprattutto da Fiab MonzainBici che vede in questo tipo di interventi in grado di ridisegnare gli spazi della città, anche in funzione di tutela della sicurezza dei pedoni, una possibilità ulteriore di diffusione della mobilità sostenibile.

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Piazza Indipendenza

“Le nostre città oggi devono rispondere a bisogni più moderni di mobilità – afferma Massimo Benetti, portavoce dell’associazione cicloambientalista che ha quasi 20 anni di attività ed oltre 300 soci – con strumenti come vernice colorata, nuovo arredo urbano, fioriere, panchine, piante ma anche tavoli da pingpong, giochi o ombrelloni e una diversa viabilità, l’urbanistica tattica ridisegna in modo creativo luoghi trascurati, per renderli più utili e piacevoli da vivere”.

“Non si tratta solo di pedonalizzare alcune aree. In molti casi le auto possono continuare a passare, ma entro certi limiti di spazio e di velocità – continua – è uno strumento che verrà molto usato nelle città per ripensare la mobilità post Covid, data la necessità di limitare le auto private e potenziare la condivisione e la micromobilità”.

GLI ESEMPI

Monza non è all’anno zero sull’urbanistica tattica. Anche se ora Fiab MonzainBici sollecita la Giunta comunale e il sindaco, Dario Allevi, a muoversi decisamente in questa direzione.

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“Al Collegio Bianconi i ragazzi hanno pitturato un tratto di terreno davanti all’entrata della scuola dove non si dovrebbe parcheggiare – spiega Benetti – noi comunque speriamo che si possano avere e sviluppare interventi simili in ogni quartiere di Monza, sulla falsa riga di quanto già realizzato in piazza Indipendenza, in via Sempione o a San Rocco proprio in quella piazza che questa amministrazione comunale vorrebbe riaprire al traffico”.

L’urbanistica tattica, nelle intenzioni dell’associazione cicloambientalista, si può legare alla proposta, ormai risalente a più di tre anni fa, con la quale Fiab MonzainBici si era battuta per la chiusura temporanea delle strade adiacenti alle scuole al momento dell’ingresso e dell’uscita dei bambini.

Un modo per ridurre l’inquinamento atmosferico ed aumentare la sicurezza che, nonostante il coinvolgimento dei genitori e della dirigente della Scuola Primaria Tacoli in via Pisani a Monza e i rilevamenti della qualità dell’aria, non ha trovato ancora uno sbocco concreto.

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Saveria Fontana

IL PROGETTO

Tra le idee che si potrebbero realizzare, le cose già fatte o avviate, sull’urbanistica tattica Fiab MonzainBici è intenzionata a portare avanti qualcosa di concreto in uno dei quartieri più popolosi del capoluogo della Brianza. A Triante, per l’esattezza, dove oggi sono residenti circa 15mila persone in un’area di circa 2 chilometri quadrati con una densità, quindi, molto alta.

“A Piazza San Giovanni, uno slargo tra viale Europa, via Monte Cervino e via Cavallotti, verrebbe molto bene la realizzazione di un’isola per i pedoni in modo da limitare il traffico automobilistico – annuncia il portavoce – esiste già un progetto e se ne discuterà il prossimo 5 aprile in un tavolo tematico alla Consulta di Triante. Vedremo quindi cosa emergerà e quali saranno i prossimi passi operativi”.

Non può che essere d’accordo con la possibilità di un intervento di urbanistica tattica in un quartiere semi-centrale di Monza l’attuale presidente di Fiab MonzainBici, Saveria Fontana, che a Triante risiede e da un anno è alla guida dell’associazione cicloambientalista. Sin dall’inizio del suo mandato, infatti, Fontana si era dichiarata chiaramente a favore di “interventi veloci e progetti di mobilità dolce, senza spendere troppi soldi, anche in via sperimentale”.

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