Nel calcio è usanza non esultare quando si segna contro una propria ex squadra. Ma quando Andrea Barberis, al 95′ di un match spigoloso e poco spettacolare, ha mandato in rete la palla con un tiro chirurgico il match contro il Crotone, con cui ha giocato cinque stagioni, 157 partite condite da sei reti, la sua rincorsa irrefrenabile verso la panchina urlando a squarciagola, l’abbraccio dei compagni e l’U-Power Stadium divenuto una bolgia sono stati inevitabili.
Del resto questa vittoria, la quarta consecutiva per i biancorossi, potrebbe davvero essere un passo decisivo verso la serie A. A sole sette partite dalla fine del campionato, infatti, il Monza ora si trova per la prima volta in testa alla classifica. Il Pisa, la Cremonese e il Brescia devono ancora giocare, è vero, ma il Lecce, che ha pareggiato a Parma, è stato superato.
Insomma, nel giorno in cui il patron Silvio Berlusconi si è “sposato” con Marta Fascina a Villa Gernetto, che è anche sede dei ritiri del Monza, la squadra di Stroppa ha deciso di fare un bel regalo di nozze al Cavaliere. Che sicuramente comincia a sognare un derby per lui speciale con il Milan l’anno prossimo in serie A.
Certo, prima ci sono altri ostacoli da superare. A partire da un derby più tradizionale per i biancorossi, quello contro il Como, in programma domenica 3 aprile alle ore 15.30. E speriamo che non succeda come quando si è tornati a giocare dopo quasi un mese di stop a cavallo del Natale e il Monza, che sembrava lanciatissimo, perse in trasferta a Benevento.
LA CRONACA
Stroppa in avvio rimescola ancora una volta le carte. Un po’ per far riposare alcuni elementi della rosa e un po’ per obbligo, vista la perdurante assenza di Dany Mota, a cui si aggiunge D’Alessandro. Così in attacco ci sono Gytkjaer e Ciurria, autori di buone prestazioni anche contro l’Alessandria.
A centrocampo torna Colpani e, tra gli altri, c’è Molina, uno degli ex del match. In panchina Mancuso e Valoti. Il Crotone si affida in particolare a Maric, in prestito proprio dal Monza, dove non aveva reso molto l’anno scorso mentre quest’anno è già arrivato a nove segnature. Pronti, via e i biancorossi sembrano partire con il piede giusto.
Al 2′ Ciurria, l’uomo più in forma in questo periodo, si invola sulla destra, il suo cross basso per la deviazione di Gytkjaer, palla di poco sul fondo. Il Crotone, però, risponde subito con Estevez e, con il passare dei minuti, fa capire che non ha alcun timore reverenziale. E la differenza in classifica, con i calabresi che lottano per non retrocedere, ha poco significato.
Il primo tempo scorre via senza grosse emozioni. Il ritmo non decolla, anche per colpa dell’arbitro Paterna che fischia ogni minimo tocco e spezzetta il gioco. Al 29′ lampo di Machin, che si accentra e lascia partire una conclusione forte e centrale, che Festa alza oltre la traversa.
Giannotti da una parte e Gytkjaer dall’altra fanno vedere belle cose, ma sono in fuorigioco. E, così, quasi sbadigliando, si va all’intervallo con la percezione che il Monza deve fare qualcosa in più se vuole portare a casa i tre punti.
IL SECONDO TEMPO
L’andamento del match non cambia nei primi minuti della ripresa. A Stroppa non basta aver inserito subito Valoti e Pedro Pereira e continuare a sgolarsi per incitare i suoi. I biancorossi non trovano il bandolo della matassa, anche se mantengono una costante superiorità territoriale.
Al 52′ Gytkjaer parte in contropiede, resiste alla carica, ma poi viene chiuso da Estevez. Poco prima il Crotone aveva chiesto il rigore per un presunto fallo di mano di Paletta. I minuti passano inesorabilmente e al Monza manca anche un po’ di precisione nelle conclusioni.
Lo si vede con Valoti, che segna anche con una splendida rovesciata, inutile per un precedente fallo commesso dall’ex Spal. Poco prima Gytkjaer spara addosso a Festa in uscita. Il Crotone, intanto, non rinuncia ad attaccare. Kargbo, che al Monza aveva già segnato con la maglia della Reggiana, si vede respingere una conclusione da Di Gregorio.
Mentre Stroppa cerca di inserire forze fresche dalla panchina, i suoi giocatori in campo continuano a non trovare la porta. Non ci riescono né Molina né Carlos Augusto né Ciurria. Sugli spalti e in panchina sembra affiorare un moto di disperazione. Il tecnico biancorosso scenderebbe quasi in campo per spingere la sua squadra.
I tre punti sono troppo importanti oggi. I biancorossi lo sanno. Allora al 95′, quasi con la forza della disperazione, Barberis riceve palla da Mancuso e con un diagonale in mischia batte Festa! I brividi di gioia scorrono sulla pelle dei tifosi della curva Pieri, in campo e in tribuna.
C’è anche il tempo per provare altri brividi, questa volta di paura, per un’uscita kamikaze di Di Gregorio su Maric. Il Crotone vorrebbe il rigore, l’arbitro, dopo il check del VAR, dice di no. Poco dopo il fischio finale sancisce una vittoria che sarà ricordata se il Monza andasse in serie A al termine della stagione.
Le foto sono di Alessio Morgese– Agenzia Emage
Marcatore: 95′ Barberis (M)
MONZA (3-5-2): Di Gregorio; Sampirisi, Paletta, Carlos Augusto; Donati (46′ Pedro Pereira), Colpani (46′ Valoti), Mazzitelli (70′ Barberis), Machin (57′ Mancuso), Molina (89′ Vignato); Gytkjaer, Ciurria. A disp: Lamanna, Antov, Caldirola, Ramirez, Brescianini, Siatounis, Pirola. All. Stroppa
CROTONE (3-4-1-2): Festa; Canestrelli, Golemic, Nedelcearu; Mogos, Awua, Estevez (73′ Schirò), Giannotti (73′ Kargbo), Schnegg (88′ Sala); Kone; Maric. A disp: Saro, Cuomo, Mondonico, Vulic, Capalai, Marras, Nicoletti, Borello, Cangiano. All. Modesto
Arbitro: Daniele Paterna (Teramo)
Ammoniti: Nedelcearu (C), Schnegg (C), Molina (M), Estevez (C), Giannotti (C), Canestrelli (C), Schirò (C), Pedro Pereira (M), Kargbo (C)
Note: Tempo soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori 3.601, 37.884,89 euro di incasso.
Recupero: 0′ pt, 8′ st
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