Campionato italiano baristi

Matteo Pavoni (di Lissone) incoronato come miglior barista d’Italia

Titolare di Peacocks Coffee di Lissone ha vinto il Campionato Italiano Baristi presso il Sigep 2022 aggiudicandosi nello stesso giorno prima un posto in finale per poi trionfare durante la stessa.

Generico marzo 2022
MATTEO PAVONI (Credito foto: sca italy, Michele Illuzzi)

Rimini. Non solo sportive le eccellenze brianzole, eppure di campioni si parla: Matteo Pavoni, barista classe 1993 e fondatore, insieme al fratello, di ritorno dopo cinque anni di studi in diverse roastery in Inghilterra, della torrefazione Peacocks Coffee di Lissone, è il nuovo campione italiano baristi, il giovane si è aggiudicato, a colpi di espresso e cappuccini, prima le semifinali e poi la finale svoltasi lunedì 14 marzo presso il Sigep di Rimini del Campionato Italiano Baristi.

Trionfo in finale per il barista lissonese

La gara si svolge in tempi strettissimi e concitati, in soli 15 minuti i concorrenti devono convincere i 4 giudici servendo loro un espresso, un milk drink (noto ai più come cappuccino) e un drink analcolico a base di caffè, ovviamente ogni contendente deve nel frattempo raccontare il tipo di caffè che si è scelto per la gara, la sua lavorazione e le note sensoriali che lo accompagnano legandole a un discorso generale, ad un unico tema, che colleghi come un filo narrativo il percorso delle tre bevande.

Abbiamo chiesto al neo-campione italiano Pavoni di raccontarci la sua gara personale: “Ho voluto fare un discorso che si legasse al mio lavoro di tostatore oltre che di barista, come materia prima per la competizione ho selezionato un caffè panamense della varietà Geisha della piantagione Finca Don Benji, e come tema, appunto per legarlo al mio lavoro, ho scelto di presentare quello della degasatura del caffè, optando per presentare ai giudici lo stesso profilo di tostatura ma declinato in tre modi differenti, quindi con tre tempistiche diverse. Per il drink a base di caffè ho portato una tostatura di 5 giorni e quindi molto fresca, per l’espresso ho portato una degasatura di 11 giorni, ideale per quella portata, mentre per il cappuccino una tostatura di 22 giorni. A questo discorso generale ho voluto legare una ricerca dell’Università di Zurigo di scienze applicate dove si parla per l’appunto dell’impatto di determinate componenti chimiche e del loro mutare a mano a mano che viene attuato un procedimento di degasatura. I giudici mi hanno detto che il tema della gara era molto interessante oltre che bello e che l’ho presentato in modo esemplare senza tempi morti, e il caffè, cosa più importate, è piaciuto molto.”

 

 

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