Ambiente

Fridays for Future a Monza, centinaia di attivisti sfilano per il clima e contro la guerra

Hanno sfilato per le vie del centro da piazza Citterio fino a piazza Trento e Trieste.

Fridays for future monza

Monza ore 11.30. Stanno arrivando in questi istanti i ragazzi e le ragazze di Fridays for Future in piazza Trento e Trieste. Pronti ad accogliere il corteo, che ha sfilato per le vie della città, ci sono già altri attivisti con tanto di cartelli. Gli studenti si sono radunati verso le ore 9.30 in piazza Citterio e dà lì sono passati per i principali istituti scolastici della città.

Giustizia climatica e pace. Sono queste le richieste degli attivisti che stanno manifestando pacificamente sotto lo slogan “Persone, non profitti“. Come a Monza, nelle piazze di tutto il mondo, il movimento ambientalista mondiale lanciato da Greta Thumberg, sta facendo sentire la propria voce. E’ il primo sciopero del 2022 e la mobilitazione assume un valore particolare perché la “guerra in Ucraina dimostra quanto sia importante affermare e lottare per un nuovo modello di sviluppo che coniughi sostenibilità ambientale e sociale con pace e disarmo”.

Fridays for future monza

Davanti al comune di Monza gli attivisti hanno fatto sentire la loro voce: “Noi di Fridays For Future siamo qua oggi perchè un altro mondo non è solo possibile, ma è più che mai necessario. Noi siamo qua per saltare scuola, siamo qua perchè è un’emergenza, richiediamo azioni concrete e immediate alle istituzioni, a coloro che stanno nei palazzi. Nelle piazza di tutto il mondo gli attivisti stanno facendo la stessa cosa”.

Il rumoroso corteo che ha visto anche la presenza dell’Unione degli studenti di Monza è riuscito a farsi sentire anche da lontano. Gli attivisti, al grido di “another world is possible, we are unstoppable“, erano organizzati con cartelloni, bandiere e sonagli. La richiesta è sempre la stessa: considerare la crisi climatica al pari di quella economia e socio politica. Una giustizia climatica non è possibile senza giustizia sociale. Un futuro migliore non è auspicabile senza la persona al centro con i suoi diritti e sogni. A margine del discorso di FFF c’è stato spazio anche per parlare del problema della siccità: “non piove da mesi, il Po non era così basso dal 1991 e le risorse idriche si sono abbassate del 53% rispetto al 2020”.

Striscioni e cartelli colorati sono stati posizionati proprio sotto le finestre del municipio. “Ci state calpestando i sogni”, “The climate is changing, why aren’t we?”, “alzate il culo prima che bruci”… sono i messaggi scritti da alcuni studenti di Mosè Bianchi, Hensemberger, Frisi, Porta e Nanni Valentini.

bandiera pace

La manifestazione è anche contro la guerra in Ucraina, tante le bandiere della pace. “Questa guerra ci riporta al Medioevo, la forza bruta dell’invasione e delle armi contro il diritto all’autodeterminazione di un popolo, contro la sovranità di uno stato. Non ci sono mai motivazioni per le guerre. Ne abbiamo viste di tutti i tipi, umanitarie, per esportare le democrazie, per i diritti delle donne e i risultati sono sotto gli occhi di tutti noi, le guerre non sono mai una soluzione, generano solo odio, povertà e distruzione”.

 

 

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