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Seveso. Picchia e minaccia i genitori per pagare i debiti e la droga. La sorella trova la forza di denunciare

16 febbraio 2022 | 07:32
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Seveso. Picchia e minaccia i genitori per pagare i debiti e la droga. La sorella trova la forza di denunciare

Per quasi due anni ha vessato ed estorto soldi ai suoi genitori che, per terrore, hanno sempre subito in silenzio.

Seveso. Per quasi due anni ha picchiato ed estorto soldi ai suoi genitori che, per terrore, hanno sempre subito in silenzio. A non poterne più, come loro vittima, la sorella che ha però trovato la forza di raccontare tutto ai carabinieri. 28enne denunciato.

I carabinieri della stazione di Seveso hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dal G.I.P. di Monza nei confronti di un 28enne di Seveso accusato di maltrattamenti contro familiari ed estorsione perpetrati dal mese di maggio 2020 a oggi. Le vittime erano il padre 71enne, la madre 73enne e la sorella 31enne.

In particolare il giovane, anche sotto l’effetto di alcol, psicofarmaci e di sostanze stupefacenti, avrebbe minacciato di morte i propri familiari fino a spintonarli, a mettere le mani al collo della madre e a spaccare oggetti, tra cui il telefono della sorella, sottraendo denaro prelevato dalle loro borse.

Un clima quotidiano di vero terrore in cui i familiari erano costretti ad allontanarsi da casa o a chiudersi a chiave in camera. Così facendo il 28enne avrebbe maltrattato i genitori e la sorella costringendoli a subire continue aggressioni fisiche e morali. I familiari sarebbero stati costretti a consegnargli svariate somme di denaro per il pagamento di debiti e per acquistare alcol e droga.

La fine di una terribile storia di vessazioni, percosse, minacce, estorsioni e furti all’interno di una famiglia di Seveso perpetrata dal 28enne in danno di una coppia di anziani genitori e della propria sorella è stata possibile grazie alla forza e al coraggio di quest’ultima che, durante le ultime elezioni amministrative, aveva avvicinato un Carabiniere della Compagnia di Seregno, in servizio di vigilanza ai seggi elettorali. In quell’occasione, senza conoscere il militare ma fidandosi della rassicurazione che quella divisa le aveva trasmesso, la 31enne aveva raccontato la forte preoccupazione in cui versava lei e i suoi genitori, a causa delle ripetute richieste di denaro del fratello, che poi sfociavano sempre in atti di violenza e, in taluni casi, a rischio della loro vita.
Dopo quel primo contatto, la 31enne e i propri genitori sono stati invitati in caserma dove hanno formalizzato la denuncia e raccontato i dettagli di anni di violenze fisiche e psicologiche.
Dopo l’arresto il 28enne è stato trasferito presso il carcere di Monza.