Il vero talento di ogni persona è saper o poter sfruttare le proprie qualità nel miglior modo. È un concetto che vale anche, probabilmente soprattutto, per chi ha disturbi dello spettro autistico. Proprio a loro e alle loro capacità è dedicato il progetto AutAcademy.
Questo primo percorso formativo per l’inserimento lavorativo di 12 ragazzi autistici tra i 16 e i 29 anni, realizzato dalla Scuola Agraria del Parco di Monza grazie a un bando della Provincia di Monza e Brianza supportato da Regione Lombardia, è unico in Italia.
A rendere possibile AutAcademy, che prenderà il via a metà febbraio ed andrà fino a luglio, è anche la collaborazione con l’associazione di genitori “FacciaVista” di Vedano al Lambro. Le parole chiavi della Onlus brianzola, fondata da Melissa e Matteo Perego, madre e padre di Alessandro, un ragazzo autistico di 20 anni, sono inclusione culturale e sociale, sensibilizzazione della società nei confronti di chi soffre di questo grave disturbo del neurosviluppo.
UN’ESPERIENZA INNOVATIVA
L’obiettivo fondamentale di AutAcademy è dare opportunità di professionalizzazione finalizzate a un concreto inserimento lavorativo a ragazzi autistici che, terminato il ciclo scolastico superiore, si sentono persi per la mancanza di progettualità idonee alla loro specifica condizione.
La formazione dei 12 corsisti, le cui selezioni stanno terminando in questi giorni, si svolgerà nella sede della Scuola Agraria, la Cascina Frutteto all’interno del Parco di Monza. Sono previste 150 ore di lezione, che si svilupperanno con lezioni frontali e laboratori quotidiani, su tre aree tematiche: dal giardinaggio all’informatica alle arti figurative.
Al termine del percorso formativo seguirà un’esperienza di sei mesi di tirocinio, dapprima presso la Scuola Agraria, per complessive 600 ore finalizzate all’acquisizione di un contratto di lavoro. A collaborare ad AutAcademy nelle vesti di partner, infatti, c’è anche l’agenzia del lavoro Samsic che sta selezionando le aziende presso le quali i ragazzi autistici partecipanti all’iniziativa potranno mettere concretamente alla prova le conoscenze acquisite.
I DETTAGLI
I 12 studenti accederanno al progetto dopo aver incontrato un team di psicologi, tra i quali Simona Ravera, coordinatrice del percorso formativo, che dovrà valutare le singole attitudini e motivazioni, per garantire un efficace inserimento nelle aziende disposte ad accogliere i ragazzi in funzione di determinate capacità di cui hanno bisogno.
L’esperienza nel suo complesso, al termine della quale saranno rilasciati ai partecipanti attestati spendibili sul mercato del lavoro, è strutturata in modo da far svolgere agli studenti autistici attività concrete, sequenziali, ripetitive ma non monotone, in linea con le loro necessità e il loro talento.
L’obiettivo è far acquisire a questi ragazzi, proprio nel momento del passaggio alla vita adulta, sempre più autonomia e indipendenza per offrire loro un inserimento nel tessuto professionale e produttivo, che vada al di là di quanto previsto per i lavoratori fragili dalla legge 68, obbligatoria per le aziende.
VALORIZZARE LE CAPACITA’
L’esigenza di un progetto come AutAcademy è testimoniata anche dai numeri. In Italia uno su 77 tra i nuovi nati rientra nello spettro autistico. “È giusto parlare di autismi perché ogni ragazzo ha le proprie peculiarità e i nostri docenti che guideranno i corsi sono preparati a gestire il gruppo classe con le loro diversità” spiega Paola Martinelli, da febbraio 2021 presidente della Scuola Agraria del Parco di Monza.
“Forniremo ai partecipanti a questa iniziativa, come nello stile della formazione della nostra Scuola, una didattica anche molto pratica che possa valorizzare i talenti dei ragazzi autistici come la precisione, la metodicità e il senso estetico” continua Martinelli.
L’attenzione alla fragilità e alla disabilità non è una novità alla Scuola Agraria di Monza, Ente di formazione accreditato in Regione Lombardia. “Nel 2020 siamo riusciti a far riconoscere in Regione la figura di esperto in orti e giardini del benessere – afferma la presidente dell’Istituto con sede nel Parco di Monza – si tratta di professionisti che hanno competenze agronomiche legate anche all’impatto benefico di spazi verdi, che vengono spese in ambiti protetti, ma anche competenze relazionali e sociali per gestire i rapporti con le famiglie e i gruppi classe”.
Mentre AutAcademy apre i battenti, lo sguardo è già rivolto più avanti. “Questo progetto pilota è attualmente unico in Italia, ma speriamo che si possa replicare presto in altre città e contesti” si augura Martinelli.
commenta