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Discoteche riaperte da oggi, tante regole ma poco tempo per organizzarsi

Il Polaris Studio di Carate Brianza si prepara a riaprire la pista da ballo. La titolare: "Settore divertimento il più penalizzato, abitudini cambiate ma siamo fiduciosi di riuscire a far divertire la gente come prima e forse di più"

discoteche brianza

Pronti a scendere in pista? Quasi. A partire da oggi, 11 febbraio, insieme all’eliminazione dell’obbligo di mascherina all’aperto, ripartono in tutta Italia le discoteche. Secondo l’ultimo decreto ‘riaperture’ del governo, nei locali potrà accedere solo chi è munito di Green Pass rafforzato. Fissata la capienza del 50% al chiuso. Sarà possibile ballare senza mascherina solo quando si è in pista. La capienza sale al 75% per le discoteche all’aperto ma essendo inverno si aspetta l’inizio della stagione estiva. “Bella notizia ma per il rilancio definitivo serve il ripristino delle capienze totali perché con il 50% non è compatibile con la sopravvivenza delle imprese”, dice Gianni Indino, portavoce Silb-Fipe, il sindacato dei locali da ballo.

CRISI DISCOTECHE: IN DUE ANNI PERSI 30MILA POSTI DI LAVORO

Il settore del divertimento notturno è stato il più penalizzato in questi due anni di pandemia. A parte l’estate del 2020, i locali da ballo sono rimasti sempre chiusi. Secondo un’indagine effettuata da Assointrattenimento, delle 5.200 discoteche che operavano prima del Covid oltre mille hanno chiuso i battenti con 30mila posti di lavoro persi in 24 mesi. In Brianza c’è chi, nonostante l’emergenza, ha provato a resistere come la discoteca Polaris Studio tra Carate e Seregno. L’anno scorso, metà della struttura fu riconvertita a centro vaccinale, tuttora operativo: l’attività si è concentrata prevalentemente sul bar e il servizio mensa per addetti e volontari dell’hub. “Siamo contenti per la riapertura perché il settore è stato il più penalizzato. – commenta la titolare, Cristina Limonta – La gente aveva preso abitudini diverse e adesso sarà dura fargliele cambiare ma siamo fiduciosi. Il governo avrà avuto le sue ragioni a fare quello che ha fatto, speriamo siano state per il bene di tutti e non dei singoli”.

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Come in altri locali, anche al Polaris la sfera specchiata è stata a lungo riposta in soffitta. La console del dj set coperta da un telo. La pista da ballo dove nel 2019 i giovani si scatenavano sulle note dei successi del momento soppiantata da tavoli e sedie con i clienti costretti a consumare il drink da seduti. Tra i circa 50 lavoratori del locale, il provvedimento di riapertura viene accolto “con favore” ma non mancano critiche sui tempi di comunicazione giudicati troppo stretti. “Abbiamo saputo della riapertura pochissimi giorni fa, impossibile riconvertire gli spazi e far ripartire gli eventi in così poco tempo”, dice Dylan Pisano, impiegato del locale. In attesa del ritorno in pista del “popolo della notte”, il locale riparte da oggi con corsi di ballo pomeridiani per piccoli gruppi. Se i “Brividi” di Blanco e Mahood hanno trionfato all’ultimo  festival di Sanremo, ugualmente i brividi positivi salgono all’idea di un ritorno pieno alla normalità. Sperando che questa volta la musica non si fermi più.

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