indagini in corso |
Cronaca
/

Evasi dal carcere: Polizia sulle tracce di due detenuti. Uno è brianzolo

15 febbraio 2022 | 13:19
Share0
Evasi dal carcere: Polizia sulle tracce di due detenuti. Uno è brianzolo

Dalle prime informazioni pare che i due abbiano scavalcato la cinta muraria della casa circondariale.

Sono evasi dal carcere di Varese ieri pomeriggio scavalcando il muro di cinta. Ricerche in corso per ritrovare due detenuti, Anthony Ragona, 35enne brianzolo, e Roberto Nardello, 49enne originario della provincia di Varese, entrambi in carcere per reati contro il patrimonio dal marzo 2021. Dalle prime informazioni i due avrebbero scavalcato la cinta muraria della casa circondariale con una corda fatta di lenzuola.

Le indagini sono affidate alla polizia penitenziaria. È stata diramata a tutte le forze dell’ordine una nota di ricerche e sono stati attivati controlli da parte della Polfer e della polizia di frontiera presso i valichi con la Svizzera.

“Oramai le carceri italiane fanno acqua da tutte le parti. Se continuiamo così a breve le evasioni non faranno più notizia. Dal carcere di Varese ci sono stati ben cinque detenuti evasi in cinque anni. Nell’ultimo mese in Italia, questa è la seconda duplice evasione. Vi è bisogno di una revisione profonda del sistema carcerario italiano che mette al centro la sicurezza degli istituti penitenziari e dall’altra riponga al centro un percorso di rieducazione che è la vera essenza della carcerazione. Negli ultimi due anni le carceri italiane sono diventate zone franche dove è possibile fare di tutto; sono nelle ultime 72 ore ci sono stati 4 detenuti suicidati, 14 poliziotti finiti in ospedale, 107 eventi critici, senza considerare che il comando delle carceri è ormai nelle mani della criminalità organizzata la quale gestisce i suoi traffici sia negli istituti di pena sia dando ordini all’esterno” comunica il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo.
“Vi è un’assoluta mancanza di idee e di progettualità e di persone esperte che siano in grado concretamente di dare una svolta ad una gestione fallimentare delle carceri e dell’intero sistema sicurezza italiano. Ad oggi l’amministrazione penitenziaria non ha un capo dipartimento, questo per rendere l’idea della confusione che regna nel massimo organo degli istituti penitenziari” ha concluso Aldo Di Giacomo.