Scuola

Dall’e-mail di un papá disperato nasce AutAcademy: un sogno per i ragazzi autistici fotogallery

Nella splendida cornice della Villa Reale prende finalmente il via il progetto Autacademy.

Aut Academy mb
A sinistra Matteo Perego

Monza. Con la conferenza stampa di questa mattina, nella splendida cornice della Villa Reale, prende finalmente il via il progetto AutAcademy.
Dodici giovani con disturbo dello spettro autistico, dai 16 ai 29 anni che abbiano assolto l’obbligo scolastico, potranno compiere un innovativo percorso di transizione dalla scuola al mondo del lavoro attraverso AutAcademy che prenderà corpo da questo mese di febbraio all’interno della scuola Agraria del parco di Monza.

LA NASCIATA DEL PROGETTO AUTACADEMY

Il progetto nasce lo scorso anno da una lettera che i genitori di Alessandro, giovane ragazzo autistico che a giugno avrebbe dovuto sostenere l’esame di maturità, inviano al sottosegretario all’istruzione con delega all’inclusione, Rossano Sasso.
“Voglio raccontarvi oggi una storia a lieto fine. Noi siamo arrivati al mese di aprile dello scorso anno, periodo nel quale si avvicinavano gli esami di stato di Alessandro e ci siamo posti il tremendo dilemma cosa avrebbe fatto da giugno in poi nostro figlio. A causa della dad Alessandro aveva partecipato poco alle attività scolastiche, non potendo sviluppare le sue capacità sociali e di inclusione. Ci siamo seduti intorno a un tavolo e abbiamo pensato che la soluzione più semplice fosse quella di chiedere che nostro figlio potesse ripetere l’anno. Non riuscendo a percorrere questa strada, ormai disperati abbiamo compiuto l’ultimo gesto possibile: abbiamo inviato un’e-mail al sottosegretario Sasso” racconta Matteo Perego, il papà di Alessandro.

“Una mattina abbiamo ricevuto una telefonata da Roma, nella quale l’ufficio del sottosegretario, ci informava dell’interesse alla vicenda di Alessandro e di altri migliaia di ragazzi autistici. Da quel momento è partito tutto e come si suol dire, quando si chiude una porta si apre un portone”. Ha la voce rotta dall’emozione Matteo, papá caterpillar che, insieme alla moglie, non si é mai fermato.

IL PROGETTO AUTACADEMY

Da queste basi nasce l’dea del progetto che l’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia, Alessandra Locatelli, dopo aver ascoltato i bisogni delle famiglie, accosta ad altre richieste emergenti sul territorio regionale e le finalizza in una proposta formativa a sostegno delle persone con disabilità. Regione Lombardia propone, quindi, alla Provincia di Monza Brianza e alla Città Metropolitana di Milano di sperimentare, nei propri Piani per l’occupazione di persone con disabilità, dei bandi pilota invitando a presentare progetti di professionalizzazione di persone autistiche sul territorio.

I percorsi formativi devono basarsi sulle motivazioni, aspirazioni, capacità della persona con disabilità e correlarli alle situazioni contestuali del mercato del lavoro e dell’ambiente sociale. Le attività formative creano le opportunità occupazionali, rifuggendo da una logica assistenziale, puntando allo sviluppo armonioso della personalità. Il bando pubblicato dalla Provincia Monza Brianza è stato vinto a dicembre 2021 dalla Scuola Agraria, capofila del Progetto AutAcademy con Responsabile la psicologa Simona Ravera.

“Il progetto, nato dalla preziosa sinergia istituzionale tra ministero dell’istruzione e enti locali, rappresenta un nuovo, importante passo avanti sulla strada dell’effettiva inclusione. AutAcademy offrirà un moderno percorso di formazione per favorire l’inserimento di tanti giovani nel mondo del lavoro, dando loro nuove prospettive una volta terminato il tradizionale percorso di studi. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la tenacia e l’entusiasmo dei genitori di Alessandro, che sognavano per il loro ragazzo, un’opportunità concreta una volta ottenuto il diploma di scuola superiore. Questo modello non deve rimanere circoscritto alla regione Lombardia ma va replicato su tutto il territorio nazionale. Siamo già al lavoro in tal senso” commenta soddisfatto il sottosegretario all’istruzione con delega all’inclusione, Rossano Sasso, accompagnato, per l’occasione dalla Preside Elena Centemero. 

I COMMENTI POLITICI

Presente alla conferenza stampa di presentazione l’intero mondo della politica lombarda. Il sindaco di Monza Dario Allevi ha aperto il tavolo “Sono davvero felice di vedere maturare i frutti dei semi che abbiamo gettato qualche anno fa, quando abbiamo voluto promuovere il gruppo di lavoro per rendere Monza una città autism friendly. In poco tempo siamo riusciti a raggiungere tante splendide realtà che si prendono cura di queste persone, purtroppo sempre in aumento: associazioni, scuole, cittadini, persino un supermercato. Attraverso il progetto Monza family, in particolare abbiamo avviato un percorso di scambio di buone pratiche per l’integrazione delle persone autistiche anche dopo la scuola dell’obbligo e nella vita di tutti giorni. Un aiuto tangibile verso questi ragazzi speciali e le loro famiglie che va nel solco di una città sempre più inclusiva”.

“Oggi inauguriamo un progetto prezioso per il nostro territorio, in grado di valorizzare le competenze delle persone con disturbi dello spettro autistico in modo che possano intraprendere percorsi di inclusione sociale e lavorativa.regione Lombardia e orgogliosa di poter finanziare progetti di questa portata il nostro impegno non si fermerà qui. Stiamo già lavorando per implementare queste esperienze in tutto il territorio lombardo, incentivando azioni in grado di mettere al centro la persona con disabilità, I suoi bisogni, le sue preferenze e garantendo la condivisione delle scelte anche con le famiglie.sono molto soddisfatta del grande lavoro che stiamo facendo” continua l’assessore regionale alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità Alessandra Locatelli.

Conclude il presidente della Provincia di Monza e della Brianza Luca Santambrogio “ La provincia MB gestisce le risorse del fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità attraverso il piano Lift -lavoro, integrazione, formazione, territorio- che ogni anno mette a disposizione risorse, tra i 3 e i 4 milioni di euro, per l’accompagnamento e il mantenimento al lavoro delle persone con disabilità, il sostegno ai percorsi di tirocinio, per i contributi ai datori di lavoro che assumano e alle progettualità come questa. La provincia ha risposto all’invito di regione Lombardia di avviare uno specifico bando pilota sull’autismo il lavoro. Sono stati così investiti 120.000 € per prime il primo percorso di formazione per supportare l’integrazione lavorativa dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Un risultato che dimostra la capacità del sistema Brianza di rispondere ai bisogni dei più fragili”.

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