La richiesta

Covid. Attilio Fontana: “Basta discriminazioni tra vaccinati e non nelle scuole primarie”

Fontana: "Nessuna distinzione nella scuola primaria tra vaccinati e non, ma solo tra positivi e negativi, per evitare discriminazione tra bambini e famiglie"

attilio fontana
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana

“Nessuna distinzione nella scuola primaria tra vaccinati e non, ma solo tra positivi e negativi, per evitare discriminazione tra bambini e famiglie. Questa la proposta che avevo avanzato al Governo, durante la Stato-Regioni di ieri pomeriggio”. A parlare è il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che durante la conferenza tra Stato e Regioni ha avanzato la proposta di accontentare le attuali distinzioni tra vaccinati e non nelle scuole primarie.

POCHI VACCINATI E DATI IN MIGLIORAMENTO

“Una proposta – ha spiegato il numero uno al Pirellone – che parte dalla considerazione che in questa fascia d’età la percentuale dei vaccinati è ancora bassa e dalla constatazione dell’attuale miglioramento della situazione epidemiologica, come dimostrano gli ultimi dati”.

Il Covid sembra aver iniziato la sua ritirata nelle scuole di tutta la Lombardia e quindi anche nella provincia di Monza e Brianza. Secondo l’ultimo report settimanale redatto dalla Direzione Generale Welfare -UO Prevenzione- e trasmesso all’Ufficio Scolastico Regionale (USR) e alle ATS, il trend dei contagi risulta in riduzione in tutte le fasce di età considerate, rispetto alla settimana precedente. In particolare nella fascia 14-18 si conferma un decremento dei casi già attivo a partire dalle ultime 4 settimane.

Entrando nel dettaglio dei dati della provincia di Monza e Brianza, si evince che ci sono ancora 808 classi in quarantena, per un totale di 12.351 studenti e 746 gli operatori scolastici.Come accennato in apertura, il trend dei contagi risulta in riduzione in tutte le fasce di età considerate, rispetto alla settimana precedente. In concreto, la fascia d’età maggiormente colpita è quella della scuola elementare: 4.913 alunni in quarantena, 320 classi coinvolte e 465 operatori.

Al nido e nella scuola dell’infanzia sono 203 le classi in quarantena per un totale di 2.602 bambini e 237 operatori. Nella scuola secondaria di primo grado si registrano 2.342 studenti in quarantena, 147 classi coinvolte e 38 operatori. Infine, nella scuola secondaria di secondo grado si contano 2.494 alunni a casa, 138 classi coinvolte e 6 operatori scolastici.

Intanto in Lombardia prosegue senza sosta la campagna vaccinale per i più piccoli. Secondo gli ultimi dati diffusi da Regione Lombardia, l’adesione dei bambini 5/11 anni alla campagna vaccinale è in crescita ed è giunta al 39% dei 646.260 interessati totali.

COVID E SCUOLA: LE NUOVE REGOLE 

Più scuola in presenza e meno didattica a distanza secondo le nuove regole covid per vaccinati e non vaccinati – tra quarantena, dad, contatti con positivi – che dovrebbero entrare in vigore il 7 febbraio. Questa la linea seguita dalla cabina di regia con il premier Mario Draghi sulla misure. Con una novità: la “divaricazione” tra vaccinati e non dai 6 anni in su. Nel dettaglio: per la scuola dell’infanzia, dai 0 ai 6 anni, si resta in presenza fino al quinto caso di positività in classe.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di certificazioni verdi COVID-19 e per lo svolgimento delle attività nell’ambito del sistema educativo, scolastico e formativo.

In particolare, si modificano le regole per la gestione della crisi pandemica in ambito scolastico e per i visitatori stranieri in Italia.

Nelle scuole per l’infanzia: fino a 4 casi di positività le attività proseguono in presenza; dal quinto caso di positività, le attività didattiche sono sospese per cinque giorni.

Nella scuola primaria: fino a quattro casi di positività, si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l’utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al COVID-19. Inoltre, è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto; dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.

Nella scuola secondaria di primo e secondo grado: con un caso di positività tra gli alunni, l’attività prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo della mascherina di tipo FFP2 da parte di alunni e docenti; con due o più casi di positività tra gli alunni, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.

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