Politica

Lissone: la minoranza chiede consigli comunali in presenza e da remoto

Il consiglio comunale del prossimo 3 febbraio si svolgerà esclusivamente da remoto come deciso durante l'ultima riunione della capigruppi. Una decisione che non è piaciuta ai consiglieri di minoranza che hanno proposto la modalità di partecipazione mista.

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Il consiglio comunale proposto in modalità mista: in presenza e da remoto. È la richiesta avanzata dai consiglieri di minoranza Roberto Perego, Ruggero Sala e Daniele Fossati, in risposta alla decisione emersa dalla riunione dei capigruppo di convocare la prossima seduta del consiglio comunale di Lissone, previsto per giovedì 3 febbraio, esclusivamente da remoto. Dalla ripresa delle attività dopo la pausa estiva tutte le sedute del consiglio comunale in via Gramsci si erano svolte tutte in presenza. Tutte, fino a quella prevista per il prossimo giovedì.

Non tutti i consiglieri comunali sono in possesso del Green pass rafforzato

“La scelta del Governo relativamente alla gestione dell’emergenza è, a differenza del passato, quella di lasciare una possibilità molto ampia di movimento a tutti i cittadini forniti di Green pass rinforzato. In secondo luogo si deve garantire, nonostante il contesto pandemico, la possibilità a tutti di svolgere i compiti istituzionali a cui sono stati chiamati con l’elezione, anche se non sono possessori di Certificazione verde”, si legge nel documento firmato dai tre consiglieri e inviato al sindaco, Concetta Monguzzi, e al presidente del consiglio comunale, Elio Talarico.

“Dal 1 febbraio sarà obbligatorio esibire il Green pass rafforzato per poter accedere in Comune ma sono diversi i consiglieri che non hanno questo tipo di certificazione. Predisporre le attività del consiglio comunale e le altre riunioni istituzionali sia da remoto sia in presenza, garantirebbe veramente a tutti di poter svolgere il proprio compito di consiglieri eletti – ha commentato Roberto Perego, di Lissone in movimento, Lissone futuro -. Credo che le amministrazioni pubbliche si debbano aprire a queste nuove forme di comunicazione. Proponendo consigli comunali e riunioni in modalità mista garantiremmo la presenza sempre anche di chi non può essere presente fisicamente in Comune perché magari si trova fuori Lissone”.

“Da tempo ci riuniamo in presenza, non capisco come mai ora il consiglio comunale debba essere trasmesso di nuovo da remoto. Si deve comunque lasciare la possibilità di poter partecipare attivamente sia dalla sala consigliare sia in streaming”.

La proposta di uno studio dei tempi e dei costi per l’adeguamento del sistema

La proposta dei tre consiglieri di minoranza è quella di “assegnare agli uffici competenti lo studio dei costi e dei tempi per l’adattamento dell’attuale sistema che permetta in modo facile ed efficace di svolgere i consigli comunali in modalità mista, e relazionare poi il consiglio comunale stesso entro il prossimo 28 febbraio”.

Sarà il presidente del consiglio Talarico a rispondere direttamente all’ordine del giorno urgente avanzato dai consiglieri. “Ci auguriamo che la nostra proposta venga discussa subito durante la seduta del 3 febbraio, altrimenti sarà rinviata alla prossima riunione – conclude Perego – le strumentazioni per le trasmissioni in streaming dei lavori dell’aula sono state rinnovate lo scorso anno. Bisognerà quindi capire se occorrerà solo un adeguamento e quale potrebbe quindi essere il costo. In ogni caso sarà una risorsa anche per il futuro poter contare sulla modalità di partecipazione mista”.

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