Sciopero degli studenti

Vimercate, protesta degli studenti dell’Omnicomprensivo: “No al pranzo in corridoio e aule troppo fredde” fotogallery

Mattinata di agitazione dei comitati studenteschi di Einstein e Vanoni: presentate 7 richieste alla direzione scolastica, alla Provincia e alla Regione

Comitati studenteschi Omnicomprensivo di Vimercate
I comitati di studenti di Einstein e Vanoni hanno organizzato un presidio fuori dai cancelli di via Adda

Mattinata di protesta all’Omnicomprensivo di Vimercate, con i comitati studenteschi degli istituti Einstein e Vanoni che, assieme all’Unione degli Studenti, hanno organizzato uno sciopero e mantenuto un presidio con striscioni e fumogeni fuori dai cancelli di via Adda.

Protesta studenti Vimercate
La manifestazione degli studenti dei comitati di Einstein e Vanoni

Un’agitazione che segue i disagi segnalati alla ripresa dall’attività didattiche dopo le feste e causati dalle ultime precauzioni anti-Covid – in particolare quella di consumare i pasti all’ora di pranzo a turno in corridoio quando le aule non garantiscono un adeguato distanziamento  – e anche che ripresenta vecchie questioni, quelle che da anni generazioni di studenti vimercatesi denunciano rispetto ai limiti strutturali delle loro scuole realizzate negli anni ’70, scarsa manutenzione e necessità di aggiornamenti al comprensorio scolastico più grande della Brianza con oltre 4.000 studenti e, come ogni inverno, le temperature spesso troppo fredde nelle aule.

I comitati dell’Omnicomprensivo hanno presentato un comunicato con sette richieste, quattro indirizzate alla direzione scolastica dei loro istituti e tre verso le istituzioni regionali e provinciali che hanno la competenza sulla gestione dei trasporti pubblici e l’amministrazione delle scuole superiori.

Protesta studenti Vimercate
Il presidio studentesco all'Onnicomprensivo di Vimercate

I quattro punti rivolti alle presidenze chiedono l’uscita anticipata degli studenti quando nelle aule non ci sia la temperatura minima di 17 gradi e che non siano conteggiate le assenze di quegli studenti che non sono entrati in classe quando la temperatura interna non era di 17 gradi. Il terzo punto chiede che i rappresentati di istituto siano “ricevuti dalla preside ogni qual volta lo riterremo necessario per affrontare i problemi della comunità studentesca”, mentre il quarto riguarda la questione anti-Covid dell’ora di pranzo: “Deve essere ritirata – scrivono gli studenti – la circolare che obbliga ad uscire gli studenti uno ad uno nei corridoi a turni per mangiare, introducendo la regola che permette di consumare i pasti in classe se garantito il metro di distanza. Ove si afferma non essere possibile vogliamo che ci venga recapitata la nota ufficiale del Ministero, che spieghi che in assenza di positivi in classe tale regolamento deve essere mantenuto”.

Le tre richieste dirette alla Provincia e alla Regione chiedono l’istituzione di “un tavolo di confronto permanente” con gli uffici scolastici e gli assessori di competenza per discutere del sovraffollamento sui trasporti pubblici e la necessità di un loro potenziamento, quindi la riqualificazione della struttura dell’Omnicomprensivo e “investimenti – conclude il comunicato degli studenti – che rendano l’intera struttura munita di certificati di prevenzione da incendi e sismi. Mobilitarsi immediatamente per la sostituzione della caldaia al fine di garantire la temperatura minima prevista per legge all’interno di ogni aula e sezione del complesso Omnicomprensivo”.

 

 

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