Politica

Slitta Pedemontana: un ricorso al TAR blocca l’opera. Scintille durante la Commissione

Tra marzo e aprile l'inizio delle attività e la presentazione del progetto esecutivo: il ricorso al tar della società seconda arrivata alla gara tiene con il fiato sospeso Pedemontana.

V Commissione Territorio & Infrastrutture

L’autostrada Pedemontana slitta di due mesi. Ad annunciarlo, il Direttore Giuseppe Sambo durante la V Commissione Territorio e Infrastrutture del Pirellone: “Un rallentamento non dovuto dalla nostra volontà – sottolinea il tecnico che spiega – la ditta, seconda arrivata nella gara , ha fatto ricorso al TAR. Stiamo quindi subendo un’azione legale e la cosa purtroppo si sta dilungando – continua Sambo – l’inizio delle attività è strettamente collegato a questo fatto, una situazione che non nego ci sta preoccupando, perché noi abbiamo un finanziamento pronto da spendere, su cui tra l’altro paghiamo degli oneri”.

Dunque, la posa della prima pietra del cantiere per la tratta B2 e C è ora prevista tra marzo e aprile, “se vogliamo pensarla in maniera ottimistica”, aggiunge il Direttore. Resta, poi, la possibilità per la ditta seconda arrivata, di fare anche ricorso al Consiglio di Stato. In questo caso, però, non è detto che Webuild-Pizzarotti, che ha vinto l’appalto da 1,26 miliardi di euro, non dia inizio comunque ai lavori, come la legge prevede.

Una audizione quella V Commissione Territorio e Infrastrutture del Pirellone alla quale non ha partecipato  il neo presidente Luigi Roth. Un’assenza che ha provocato una reazione tra le fila dell’opposizione, in particolare del Partito Democratico. 

“Chiediamo un confronto puntuale  sulle  nostre proposte di revisione  del progetto di Pedemontana con il presidente della società Luigi Roth e i sindaci. – hanno picchiato i pugni sul tavolo i consiglieri del Pd Gigi Ponti e Pietro Bussolati, che aggiungono – “Torniamo a chiedere un incontro con il presidente della società.  Quello avuto oggi con il direttore generale certo non è stato adeguato. Al più presto serve un confronto serrato sulle nostre proposte di revisione del progetto, sulle compensazioni e sui finanziamenti  dell’opera la cui natura è ancora incerta. Il confronto, che deve coinvolgere i sindaci, deve  valutare le nostre proposte, in particolare quelle formulate da Arturo Lanzani, ordinario di Pianificazione urbanistica al Politecnico di Milano. Oggi in Commissione – concludono Ponti e Bussolati – la discussione è stata a tratti davvero aspra, il che certifica l’urgenza di aprire un confronto approfondito e puntuale  del progetto”.

Da parte sua regione Lombardia, invece, ha tutte le intenzioni di stringere i tempi e chiudere il progetto Pedemontana entro le Olimpiadi, ovvero il 2026. Infatti, una volta esaminato e approvato il progetto esecutivo, si passa alla fase dei mille giorni di cantiere: tempo utile per la fine dell’opera infrastrutturale che vedrà la luce secondo i propositi della Società Pedemontana nei primi giorni del 2026.

LA TRATTA B2 e la MILANO-MEDA

La Commissione aveva come oggetto trattare la cantierizzazione della tratta B2. Un tracciato che si sviluppa in 4,5 chilometri di trincea, 2 chilometri di rilevato e 3 chilometri di gallerie. Saranno 7 i cavalcavia, 9 le gallerie artificiali, 10 i ponti e 5 sottovia. Questi i numeri della tratta B2 che collegherà Lentate sul Seveso a Cesano Maderno e che andrà a sovrapporsi all’attuale Milano – Meda, una delle arterie più trafficate della Brianza.

Al direttore Sambo è stato chiesto di fare chiarezza proprio sulla trasformazione della Milano-Meda in Pedemontana. “Essendo la Milano-Meda una tratta molto frequentata e un collegamento importante tra Brianza Como e Milano, è normale che ci sia grande apprensione sul momento in cui verranno avviati i lavori – commenta – si vuol sapere come verranno gestiti i cantieri, che impatto avranno sul traffico e se ci saranno disagi. Qualche disagio ci sarà, come è normale che sia – risponde Sambo – sono opere importanti che hanno bisogno di spazio. Se si vuol fare una previsione futura su quel che sarà, basta vedere quello che già sta accadendo con i lavori delle altre tratte o su lavori che hanno interessato strade come la A4”.

Giuseppe Sambo

Disagi minimi, però, assicura il Direttore, spiegando che la gran parte delle opere che verranno realizzate saranno fatte in orario notturno e di volta in volta, il traffico verrà deviato dalla Milano-Meda alla porzione di tratta di Pedemontana: “ci sarà quindi un sezionamento tra le attività di costruzione e l’esercizio autostradale che deve continuare”. Il transito delle auto non verrà mai interrotto.

DIOSSINA E BONIFICA

Oltre al disagio veicolare, però, c’è sempre un’altra tematica che da sempre corre parallela alla tratta B2 che è quella della diossina e dell’impatto ambientale che l’autostrada avrà su quella porzione di Brianza che A sollevare la questione, durante la V Commissione, il Consigliere Gigi Ponti del Pd.

“I metri cubi di diossina da bonificare sono solo 41mila – risponde il direttore all’interrogazione sollevata da Ponti – è di fatto un tema circoscritto e affrontabile. Tra l’altro, durante le opere di bonifica, ci saranno continui controlli di ARPA a garantire”.

Dal direttore altre conferme: i lavori della tratta B2 e C inizieranno in contemporanea. Ed eventuali altri rallentamenti, oltre al ricorso al Tar in corso, ci potrebbero essere dalle difficoltà derivanti da certi espropri. Infine il direttore ha confermato che la nuova strada da Lazzate a Meda sarà a due corsie più quella di emergenza larga 3 metri, mentre successivamente sarà di 3 corsie più quella di emergenza.
E una precisazione: Il direttore da ultimo ha ricordato che le proposte di varianti vanno indirizzate alla concedente CAL (Concessionaria Autostrade Lombarde) e comporterebbero comunque lo stop al processo.

CONFERMA DELLA TRATTA D BREVE

Dalle cartine mostrate durante la presentazione si è vista ancora la tratta D “breve”, di cui però non si è parlato durante la Commissione. La tratta D breve è quella che dovrebbe attraversare il vimercatese per collegare la nuova infrastruttura alla A4, visto che non continuerà il suo tragitto originario direttamente verso Bergamo.

I COMMENTI

Andrea Monti (Lega): “Soddisfatto dal cronoprogramma. Minimi disagi per gli automobilisti; tratte B2 e C procederanno in parallelo; quattro svincoli per ridurre i costi di transito”

Si è tenuta oggi in V Commissione Territorio e Infrastrutture del Pirellone un’audizione con il dott. Giuseppe Sambo, direttore generale di Autostrada Pedemontana, per fare il punto sul cronoprogramma dell’opera. “Sono soddisfatto dal progetto che ci è stato illustrato dal dottor Sambo”, spiega il vicecapogruppo del Carroccio a Palazzo Pirelli Andrea Monti, “in quanto abbiamo ricevuto garanzie che la cantierizzazione di questa infrastruttura avrà un ridotto impatto sul traffico; in corso di opera, ad esempio, non verrà limitata la modalità di percorrenza nei due sensi; l’apertura di Pedemontana avverrà step by step, vale a dire a mano a mano che ogni nuovo tratto verrà realizzato, per non penalizzare in alcun modo il traffico; ancora, verranno disposti, sui 9,6 km di strada, ben 4 svincoli in entrata e uscita. Ciò, oltre a snellire il traffico, garantirà agli utenti di pagare un  pedaggio ridotto, vale a dire solo per la tratta realmente percorsa”.

“Ancora”, conclude Monti, “è garantita la presenza di un campo base per i mezzi a Lazzate; infine, ed è questo uno degli elementi più importanti, i tratti autostradali C e B2 procederanno in parallelo e solo alla loro completa apertura verrà attivato il pedaggio”.

il Consigliere Federico Romani

Federico Romani (FDI), sottolinea quanto Pedemontana sia un’opera fondamentale per l’attraversamento della Brianza e non ammette perdite di tempo: “Sicuramente nella realizzazione c’è un tema ambientale dovuto alla possibilità di trovare vecchie discariche abusive o residui di diossina. Sarà cura di tutti porre la massima attenzione affinché non si rechi danno alla popolazione. Questa, anzi, sarà l’occasione per controllare e se necessario bonificare ancora il territorio ovest della Brianza. Pedemontana è comunque un’opera che deve essere realizzata per risolvere l’annoso problema dell’attraversamento est-ovest della provincia e non si trovino giustificazioni per rallentarla . Solo così potremo sgravare il traffico delle tangenziali e dell’autostrada a4 ed efficientare la viabilità  brianzola”

 

Durante la V Commissione non sono comunque mancati i battibecchi in aula, in particolare il Consigliere Pietro Bussolati (PD) ha puntato il dito contro il Presidente della Commissione Monti, definendolo troppo autoritario che, durante l’incontro, non ha accettato altre domande che non fossero pertinenti al tema della cantierizzazione della tratta.

Marco Fumagalli, portavoce del Movimento Cinque Stelle, ha affermato: “L’odierna audizione conferma la volontà di Pedemontana di non voler modificare l’opera. Al netto delle criticità emerse, la società è rimasta ferma sulle proprie posizioni. Una visione fuori dalla realtà, che non si cura delle esigenze del territorio, dell’ambiente, della cittadinanza e dei suoi rappresentanti. Andranno avanti a scavare miopi come delle talpe, speriamo che non facciano crollare tutta la Brianza”.

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