Ripresa

Scuola: dal problema mensa alla carenza di personale. Così bimbi e ragazzi tornano in classe

scuola covid
- Foto d'Archivio

Dopo la pausa natalizia, seppure in un clima di grande incertezza, la maggior parte di bambini e ragazzi questa mattina, 10 gennaio, si sono ritrovati in classe. Oggi, quindi, è il giorno della ripartenza, se così la si può in effetti definire: dalla carenza di personale, al problema della gestione mensa fino alla paura di un altro aumento dei contagi post apertura scuole. Questi sono alcuni dei dubbi e delle reali problematiche che si stanno riscontrando negli Istituti brianzoli. La scuola riparte, sì, ma come?

La redazione di MBNews ha chiesto a Sindaci e Assessori di fare il punto della situazione di quella che sarà la situazione scolastica in questo nuovo anno che vede, sfortunatamente, ancora il Covid un grande protagonista.

La ripartenza di asili e scuole

“Non si possono fare previsioni, navighiamo a vista – commenta l’Assessore all’Istruzione di Monza, Pierfranco Maffè – l’allerta è ovviamente alta, anche se dobbiamo dire che ci sono due dati importanti che comunque ci fanno ben sperare: il primo è quello riguardante la percentuale di persone vaccinate, che sale, anche nella fascia di popolazione più bassa, quindi bambini e ragazzi.; e il secondo è che, nonostante i contagi si stanno veramente diffondendo rapidamente, la maggior parte dei positivi è asintomatica oppure ha una sintomatologia lieve simil-influenzale”.

Quindi non posticipare la ripartenza di asili e scuole è stata una scelta ben ponderata? “Posticipare avrebbe significato due cose: rimettere i ragazzi in DAD andando di nuovo incontro alle tante problematiche già riscontrate nei due anni passati e, soprattutto, mettere in difficoltà moltissimi genitori che comunque sono stati messi in condizione di tornare a lavorare – continua Maffé –probabilmente se avessimo aspettato ancora qualche giorno sarebbe stato meglio, teniamo monitorata la situazione e vediamo come va”.

MENSA E PERSONALE

Al di là dei contagi, la scuola riparte con numerosi handicap: la carenza di personale, in primis, visto che sono tante le persone in quarantena o in isolamento ma anche la gestione dei servizi, come quello della mensa.

“Nelle direttive ministeriali ci sono scritte cose che non stanno né in cielo né in terra – commenta piccato a MBNews l’Assessore all’Istruzione di Monza – c’è scritto che in caso la situazione diventi critica, bisogna far rispettare i due metri di distanza nelle sale mensa e nelle aule, ma questo è ovviamente impossibile perché mancano gli spazi”.

Un argomento di cui tanto già si è parlato negli ultimi due anni, una problematica che ha messo in luce lo “stato di salute” della maggior parte delle strutture scolastiche del territorio.

L’OPINIONE DEI SINDACI

Sulla questione mensa si pronuncia anche il Sindaco di Desio, Simone Gargiulo: “«La situazione delle scuole desiane è critica dal punto di vista gestionale per le numerose assenze ad oggi riscontrate nel corpo insegnanti e tra i collaboratori scolastici – scrive il Sindaco nella lettera indirizzata ai genitori –  Numeri che ad oggi consentono la riapertura delle scuole, ma che lasciano ovviamente tutti in uno stato di forte incertezza perché ulteriori anche se minime defezioni porterebbero all’incapacità dei plessi di poter gestire le lezioni. A complicare ulteriormente la situazione sono le nuove regole che prevedono il distanziamento di 2 metri tra gli alunni in mensa qualora vi fosse tra loro la presenza di un compagno positivo. Questo ovviamente mette in assoluta difficoltà le scuole per assenza di idonei spazi che consentano il rispetto di tali regole. La soluzione che potrebbe prospettarsi, considerata sia questa eventuale problematica sia la carenza di insegnanti e collaboratori per i quali diventa complicato trovare sostituti, potrebbe essere quella di fare svolgere agli alunni il tempo normale, fino alle 12.30”.

Anche il Sindaco di Seregno, Alberto Rossi prende la parola a sostegno delle famiglie che in questi giorni stanno vivendo, di nuovo, un clima di incertezza: “Le nuove regole sulle quarantene e sul ritorno della didattica a distanza è molto probabile che costringano nei prossimi giorni intere classi in DAD. E questo creerà ulteriori, grossi problemi e fatiche ai nostri bambini e ai nostri ragazzi, che non se lo meritano. Per non parlare dello scarico di responsabilità su moltissime famiglie, che pagheranno il prezzo di tutto questo. E spesso, purtroppo, questo scarico lo dovranno subire moltissime donne che lavorano, ancora una volta – commenta – Di tracciamento e sistemi di areazione si parla invano da due anni. In tanti sindaci si era chiesta l’introduzione del green pass anche a scuola per garantire una ripresa in sicurezza. Lo avevamo fatto consapevoli delle criticità, ma convinti del fatto che i benefici superassero di gran lunga i problemi”. Qui il commento completo del Primo Cittadino di Seregno.

 

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