L'opinione

Gruppo di avvocati (di cui uno di Monza) contro il Green pass e l’obbligo vaccinale: “Viene meno il diritto alla difesa”

Un gruppo di avvocati ha chiesto un tavolo con le istituzioni per affrontare i nodi del DL 1/22. A spiegarci le loro motivazioni il monzese Avv. Simone Tacito Zanoni, uno dei firmatari.

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Un tavolo con le istituzioni, “serio, pragmatico, analitico e reale, al fine di far risuscitare il diritto e la Costituzione italiana”. Con queste parole un gruppo di avvocati italiani, guidato dalla avvocatessa Pia Perricci, ha chiesto con una lettera formale un momento di dialogo e confronto con le istituzioni parlamentari, il Consiglio Nazionale Forense e il Consiglio superiore della Magistratura sul tema della pandemia e sui nuovi obblighi introdotti dal DL 1/22, reputati inaccettabili da un gruppo di uomini e donne di legge. Due i commi nel mirino (art. 3 comma b, 4; art.3 comma 8bis), che secondo gli avvocati andrebbero a minare uno dei principi cardine dell’ordinamento giudiziario: il diritto di difesa, perchè con l’introduzione del green pass per gli avvocati e l’obbligo vaccinale per gli over 50 il cittadino perde il diritto di scegliersi il legale che desidera.

“Abbiamo assistito in questo periodo storico, al depauperamento/distruzione/annientamento della Costituzione Italiana, sulla base di uno “stato di emergenza” che tale non può più definirsi stando a quelli che sono i rapporti ISS, e tutto nel totale silenzio dell’avvocatura italiana, custode legittimata del diritto – tuonano gli avvocati. – Si sta assistendo a seguito dell’emanazione del D.L. 1/22, all’abbattimento di uno dei principali diritti, quello di difesa, addirittura giungendo ad asserire, che l’assenza del G.P. “non è legittimo impedimento” per l’avvocato sprovvisto. Il potere esecutivo ha soppiantato il potere legislativo per giunta partorendo norme non conformi alla Costituzione e ai Trattati Internazionale, violando sistematicamente i diritti fondamentali dei cittadini italiani, e da ultimo anche dei loro Avvocati”.

Avv.Zanoni: “Diritti continuamente violati: situazione gravissima”

Una quarantina i firmatari della lettera, tra cui anche il monzese Simone Tacito Zanoni. “Questa lettera non è il primo tentativo di aprire un dialogo – racconta a MBNews – ma ad oggi nulla è stato fatto. Io penso che ad essere in pericolo sia la nostra carta costituzionale: si è tolto il diritto all’istruzione, poi quello al lavoro, poi quello di manifestare e adesso, di fatto, alla difesa, perchè l’introduzione di molte restrizioni potrebbe impedire al cittadino di scegliere l’avvocato che desidera al suo fianco, solo perchè questo ha fatto una scelta diversa”.

“Io sono molto preoccupato e amareggiato, non lo nego – continua l’Avv. Zanoni – e vedo questi diritti così calpestati solo in Italia. Pensiamo all’articolo 32 e come questo sia violentato da mesi. Tutti gli obblighi, questa narrazione costruita dalla politica e dai media ci sta mettendo uno contro l’altro, ferendo la società. Io stesso ho perso amici perchè ho deciso di seguire una strada diversa e tanti cittadini mi hanno raccontato di fratture in famiglie, di padri che non parlano più con i figli perchè uno si è fatto o non si è fatto il vaccino. Per me si è rotto il patto sociale. Sono amareggiato, ma questo non mi fermerà nel continuare a manifestare e chiedere che i diritti della nostra Costituzione vengano fatti rispettare”.

I firmatari hanno inoltre chiesto alle istituzione che venga dichiarato lo stato di agitazione dell’intera Avvocatura e della Magistratura, con proclamazione dello sciopero ed astensione da tutte le attività.

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