Covid

Monza. Ospedale San Gerardo: nel fine settimana vaccinati 297 bambini. Calano i pazienti ricoverati

Bonfanti: “Continua il calo dei pazienti ricoverati presso la ASST di Monza, segno che il plateau è stato raggiunto ed è iniziato un significativo calo di nuovi contagi e di riflesso anche di ospedalizzazioni".

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Ospedale San Gerardo di Monza

Sono 297 i piccoli che si sono autopresentati all’Open day di sabato e domenica, a cui è stato riservato un percorso dedicato, oltre ai 900 bambini prenotati, all’ospedale San Gerardo di Monza per sottoporsi alla vaccinazione anti Covid. Nello specifico sabato 29 gennaio erano presenti 161 bambini, domenica 30 gennaio, invece, 136 bambini. Alla data del 30 gennaio sono state eseguite dalla ASST Monza, per la fascia d’età 5- 11 anni, 10.179 dosi totali, di cui 6929 prime dosi e 3250 seconde dosi.

OSPEDALE SAN GERARDO: CALA IL NUMERO DEI PAZIENTI RICOVERATI

Attualmente il numero dei pazienti ricoverati all’Ospedale San Gerardo di Monza sono 143, di cui: 113 in Malattie Infettive, 11 in Pneumologia, 12 in terapia intensiva, 6 in UTIR e 1 in altro reparto.

Nella settimana dal 24 al 30 gennaio hanno avuto accesso al pronto soccorso 1.358 pazienti, di cui 142 con sintomatologia Covid, di cui 53 ricoverati. 16 le persone decedute. L’età media dei 143 pazienti ricoverati è di 72 anni.

Continua il calo dei pazienti ricoverati presso la ASST di Monza, segno che il plateau è stato raggiunto ed è iniziato un significativo calo di nuovi contagi e di riflesso anche di ospedalizzazioni. L’indice Rt è sceso sotto a uno, sotto la soglia epidemica, quindi la fase di discesa dovrebbe essere consolidata e questa è una buona notizia. Non dobbiamo tuttavia pensare che l’emergenza sia terminata: in ospedale vi sono attualmente ancora cinque reparti di degenza occupati da malati Covid, reparti che in una situazione normale sarebbero destinati a malati con altre patologie. In Lombardia fino alla settimana scorsa c’erano ancora circa 20.000 nuovi casi al giorno. Occorre quindi proseguire sia la campagna di vaccinazione, soprattutto negli over 50 e nei bambini nella fascia tra i 5 e i 12 anni e continuare ad osservare le norme di mitigazione della pandemia (mascherina e distanziamento). La versione raccontata da alcuni medici per cui la variante Omicron sia poco più che un raffreddore non corrisponde alla realtà delle cose”  ha dichiarato il Prof. Paolo Bonfanti, Direttore unità operativa di Malattie Infettive.

 

 

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