Sono passati due anni dall’inizio dell’incubo Covid, eppure Dario Allevi, quei primi mesi di emergenza se li ricorda bene: “sul mio tavolo, ogni ora arrivavano comunicati, Dpcm, decreti. Si dovevano prendere decisioni di chiusure dalla sera alla mattina, poi si valutavano le riaperture – racconta durante la conferenza stampa di lunedì 17 gennaio, organizzata per ufficializzare la sua ricandidatura – è stato veramente complicato, un periodo difficile, ma anche su questo ritengo che siamo riusciti a gestirlo nel miglior modo possibile e per me è segno di grande orgoglio. Comunque andrà, è un momento che rimarrà impresso nel mio cuore”.
La seconda “chance” di Dario Allevi
Si avvia alla conclusione il mandato di Dario Allevi in vista delle elezioni 2022 che lo vedranno di nuovo protagonista. Ma i conti, di come è andata fino ad oggi, son presto fatti: “Il 50% dei miei primi cinque anni come sindaco della città di Monza è stato speso a combattere contro la pandemia – spiega – metà del mio mandato in pratica, e non è un elemento da sottovalutare perché l’impegno da parte mia, e di tutta la mia squadra, è stato davvero tanto e credo nessuno possa immaginarselo, ma io ce l’ho bene in testa. Dovevamo lavorare sia per la città, sia far andare avanti la macchina amministrativa che fronteggiarci con la pandemia, i contagi, i ricoveri, le restrizioni – conclude Allevi – le responsabilità sono state tante e tali che riuscivano a togliermi il sonno. Fare il Sindaco in tempo di pandemia ha richiesto davvero uno sforzo incredibile”.
L’attuale Sindaco di Monza quindi, è pronto a “combattere” per ottenere una seconda chance e rimanere così ancora, per i prossimi 5 anni, il Primo Cittadino perché – come lui stesso ha dichiarato durante la conferenza stampa: “5 anni non bastano per cambiare il volto ad una città, soprattutto se la metà di questi sono stati usati contro il Covid”
Una sfida nella sfida. Infatti, nella storia amministrativa di Monza, nessun sindaco era riuscito a dare continuità ad un mandato. Se Dario Allevi riuscisse nell’impresa sfatando questo mito, sarebbe il primo sindaco con doppio mandato della città di Monza.
commenta