Funerali

Seregno, l’ultimo saluto ad Antonio Graziano. “Buon compagno di corsa delle nostre vite” fotogallery

Folla ai funerali del presidente della Salus Ciclistica ed ex consigliere comunale scomparso lunedì a 56 anni dopo una lunga malattia.


“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede”. Si è aperto così, con una citazione dalla seconda lettera di San Paolo a Timoteo, l’ultimo saluto ad Antonio Graziano. Il presidente della Salus Ciclistica Seregno ha terminato la sua ultima pedalata all’alba di lunedì 10 gennaio dopo aver combattuto a lungo con un male che alla fine non gli ha dato scampo. Grande appassionato di ciclismo, sempre pronto a salire in sella, Graziano era stato anche consigliere comunale ed era un volto noto in città.

Nel primo pomeriggio la folla, avvolta in un silenzio doloroso e composto, ha riempito la chiesa di Sant’Ambrogio: per garantire il distanziamento in tanti hanno seguito la funzione funebre dal sagrato. Gli amici della Salus lo hanno onorato presentandosi in divisa da corsa sulle due ruote, così come lo hanno omaggiato gli Alpini e le istituzioni cittadine. «La corsa è metafora di vita – ha ricordato don Fabio Sgaria nell’omelia – Antonio è entrato nella vita e nel cuore di tante persone. Questa corsa continua, non si è fermata, proseguirà con altre modalità, non fisiche certo ma non per questo meno autentiche».

Funerali Antonio Graziano

Poi la lettera scritta delle figlie Marta ed Elisa, il saluto della sorella, l’omaggio del sindaco di Seregno Alberto Rossi che ha ricordato l’impegno politico di Graziano. Il segretario della Salus Seregno Angelo Santambrogio lo ricorda così: «Da vero appassionato ogni giorno usciva in bicicletta, immancabilmente anche durante la malattia fino ai primi di dicembre. Durante la settimana partiva da Seregno e andava sul lago sulla salita per ciclisti di Onno, in Valbrona».

Ancora dieci giorni fa incontrò il sindaco per parlare del futuro del ciclismo a Seregno, quasi un testamento: « Il suo obiettivo – ricorda Santambrogio – era di tenere alto il nome della Salus e portare la maglia sulle strade della Brianza. Sappiamo che è un periodo difficile però lui era determinato a coinvolgere i più giovani ed a trasmettere loro i valori di questo sport». Fuori dalla chiesa, in centinaia hanno accolto con un lungo applauso il feretro che è stato poi trasportato al cimitero di Inverigo.

 

 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta