Memoria

Vimercate prepara la pietra d’inciampo per Vincenzo Vergani, 21enne deportato e ucciso nel lager Dora-Mittelbau

La città sta realizzando la speciale targa in ricordo del giovane vimercatese ucciso dai nazisti: è la seconda dopo quella a Fausta Finzi.

La pietra d'inciampo per Fausta Finzi a Vimercate
- Foto d'Archivio

Sarà pronta per il prossimo Giorno della Memoria la seconda “pietra d’inciampo” da collocare a Vimercate, una speciale targa per ricordare il proprio concittadino Vincenzo Vergani, deportato e morto a 21 anni in un campo di concentramento nazista il 18 febbraio 1944. Lo scorso febbraio l’amministrazione comunale aveva approvato l’adesione al Comitato di scopo per le pietre d’inciampo della Provincia di Monza e Brianza che, dopo una ricerca storica, aveva segnalato a Palazzo Trotti che tra i deportati durante la Seconda guerra mondiale c’è stato anche il vimercatese, Vincenzo Vergani. La scorsa settimana si è data esecuzione a quella delibera ed è stata ordinata la realizzazione della nuova targa speciale dedicata a Vergani che, con tutta probabilità, sarà collocata in città in occasione del prossimo Giorno della Memoria. Allo stesso modo del 2016, quando in quella ricorrenza del 27 gennaio fu scoperta la pietra d’inciampo dedicata a Fausta Finzi, vimercatese scomparsa nel 2013 ed ex deportata a Ravensbruck, sul marciapiede davanti alla sua casa in via Monte Grappa.

Le pietre d’inciampo sono una forma di testimonianza per le vittime delle deportazioni naziste avviata negli anni ’90 dall’artista tedesco Gunter Demnig, quando iniziò a depositare lungo le strade delle città europee dei sampietrini con scritto sopra il nome di cittadini che lì vissero e che furono deportati nei vari campi di concentramento e di sterminio attivi durante la guerra. In Italia si è iniziato a collocare le pietre d’inciampo dal 2010.

La pietra d'inciampo per Fausta Finzi a Vimercate

Dopo la pietra con la targa in ottone per Fausta Finzi, Vimercate ricorderà allo stesso modo un altro suo concittadino vittima di deportazione con una storia finora rimasta poco nota: Vincenzo Vergani, nato a Vimercate il 21 dicembre 1922, risulta essere stato tra i 1.435 italiani che furono internati a Dora-Mittelbau, un sottocampo di Buchenwald attivato dai tedeschi nell’agosto del 1943 per fabbricare armi segrete e considerato tra i peggiori campi di lavoro nazisti dove i prigionieri erano trattati come schiavi. Vincenzo Vergani, con la matricola 0668, risulta negli elenchi dei militari italiani imprigionati e morti a Dora-Mittelbau, quindi l’8 settembre è stato un soldato che decise di schierarsi contro i fascisti e l’occupazione tedesca: fu arrestato il 18 settembre 1943 e risulta essere stato ucciso 18 febbraio 1944.

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