Interpellanza

Lissone, mancati introiti dei parcheggi in centro: scontro minoranza-amministrazione

A un anno dall’introduzione dei parcheggi a pagamento in tutto il centro di Lissone, è ancora polemica tra la minoranza e l’amministrazione.

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A un anno dall’introduzione dei parcheggi a pagamento in tutto il centro di Lissone, è ancora polemica tra la minoranza e l’amministrazione. A sollevare la questione è una interpellanza presentata dal consigliere Roberto Perego, della lista Lissone in Movimento.

“È un progetto altamente fallimentare per il Comune di Lissone – spiega Perego -. Il piano iniziale prevedeva un saldo costi ricavi di 191.000 euro all’anno, ma dopo il primo anno il saldo è di meno mille uro, senza contare le spese ulteriori previste per i prossimi anni. Senza tenere conto delle spese pluriennali come la ciclofficina. Un progetto quindi che ha scontentato tutti e che alla fine fa solo perdere soldi alle casse comunali».

La richiesta aggiuntiva del gestore

C’è stata poi la pandemia, soprattutto lo scorso anno, che ha drasticamente e inaspettatamente ridotto gli introiti del concessionario che per questo «ha chiesto al Comune 97.000 euro addizionali che si aggiungono alle altre spese. Si tratta di rischio di impresa, dipendesse da me quella cifra aggiuntiva non la pagherei, o almeno farei riferimento solo ai mesi di zona rossa dove le ordinanze comunali di chiusura impedivano la libera circolazione», aggiunge Perego.

Perego lissone sit in strisce blu lissone mb

La replica del vicesindaco

Un’analisi che il vicesindaco, Marino Nava non condivide, perché non tiene presente quello che è stato lo scopo principale che ha portato all’introduzione dei parcheggi a pagamento intorno al centro e cioè “la turnazione dei posti auto per garantire il dinamismo del centro”.

La sperimentazione dei parcheggi blu è iniziata a Lissone a inizio ottobre del 2020, in piena zona rossa. “Il piano economico finanziario prevedeva una previsione di spesa ed entrate nelle casse comunali pari a 191.000 euro – spiega Nava – ma si tratta di una previsione che risale a tre anni fa, stimata in epoca pre Covid – 19. La pandemia e la conseguente contrazione dei movimenti e delle spese, anche quelle di parcheggio, ha ridotto gli introiti per il Comune a 100.000 euro, ma non sono previsti nel conteggio i rimborsi che il gestore deve all’amministrazione riguardo alle ore aggiuntive che il Comune ha acquistato per quei residenti che non hanno il box e che si sono trovati senza posto auto a disposizione”.

I vantaggi futuri

L’introito del Comune per ogni parcheggio pagato è del 31,17%. Il bando stipulato prevede quattro ore gratuite per chi vive in centro. A queste ore l’amministrazione ne ha voluto aggiungere altre quattro proprio per venire incontro a chi, non avendo il box e abitando in centro, non riusciva più a trovare posto per la propria macchina. “Quel 31,17% sulle quattro ore aggiuntive che ha acquistato il Comune per i residenti del centro senza garage ci deve essere ancora rimborsato, per un totale stimato quindi di circa 90.000 euro, quindi si rientra nelle spese”, precisa il vicesindaco.

Secondo l’amministrazione, dunque, è ancora troppo presto per giudicare e soprattutto “non siamo ancora rientrati in un tempo ordinario per poter fare delle considerazioni veritiere. L’obiettivo della turnazione dei parcheggi in centro per ora lo abbiamo centrato. Quando non c’erano strisce blu la città era blindata, era impossibile trovare un posto per la macchina. Faccio l’amministratore – conclude Nava – devo considerare i vantaggi futuri delle scelte, e non guardare solo ai conti”.

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