Bambini

Il Parco della Ghiringhella diventa un laboratorio di storie per bambini, tutte “made in Villasanta”

Le storie sono ispirate ai grandi temi sociali e impersonate dagli animali del parco: il pappagallo Francesca, l’anatra Ringhio o lo scoiattolo Primo.

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Grazie all’iniziativa di due volontari dell’associazione La Ghiringhella cui è affidata la gestione del parco pubblico comunale di Villasanta, da qualche settimana le scolaresche in visita didattica possono ascoltare racconti creati apposta per loro. Questa soluzione risolve i dubbi sui diritti d’autore rispetto alla lettura in pubblico dei classici della letteratura per l’infanzia. Ma ha anche altri vantaggi: i racconti sono fatti su misura per la location in cui vengono narrati e in cui si possono incontrare dal vivo i loro personaggi. Inoltre richiamano concetti di stretta attualità.

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Il tema delle migrazioni, per esempio, lo racconta implicitamente lo scoiattolo Primo, il primo esemplare della sua specie ad avere scelto il parchetto di via Buozzi come dimora fissa. Una delle spiegazioni più verosimili di questa novità è che l’incremento numerico di scoiattoli nel Parco di Monza ne abbia spinti alcuni a cercare altri ambienti per non doversi litigare il cibo. Il viaggio che l’animale ha dovuto compiere attraversando strade trafficate e trovandosi in mezzo a degli estranei (gli altri animali de La Ghiringhella) è un’efficace similitudine per le migrazioni umane. Così come la storia di due anatre, mamma e papà, rappresenta perfettamente il concetto dell’accudimento dei figli da parte dei genitori.

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È piaciuta tanto ad alunni e insegnanti poi la storia dell’amore inspiegabile tra un pappagallo (della specie delle calopsite) e un gallo (delle “mericanel della Brianza”). Si chiamano Francesca e Oreste, appartengono a due diverse specie animali e all’inizio nessuno credeva alla loro amicizia speciale. Poi si è scoperto che Francesca spesso la sera raggiunge Oreste nel pollaio, gli becchetta i bargigli, dorme accanto a lui e di giorno va a spasso sulle sue spalle: la diversità che unisce anziché dividere.

I racconti, della durata di circa 7 minuti ciascuno, sono scritti su un quaderno in un linguaggio semplice dalla volontaria Giusy Sorte (anche volontaria civica del Comune) che realizza anche le illustrazioni. L’idea delle “storie fatte in casa” è nata la scorsa estate, in vacanza, dalla sua fantasia e da quella del marito Bruno Galimberti, ex presidente dell’associazione oggi capitanata da Angela Labranca.

Il progetto è destinato soprattutto alle scolaresche che, da tradizione locale, visitano il parco comunale durante l’anno. Da settembre ne sono passate da via Buozzi già 14 dalle due primarie villasantesi e da una scuola dell’infanzia. Il programma potrà riprendere appena saranno terminati i lavori in corso da qualche settimana per l’allestimento del nuovo parco giochi.

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