Ci sono l’Inferno dantesco, l’Apocalisse e, perfino, un pizzico di Einstein e della sua teoria della relatività. La miscela di questi ingredienti, conditi con una fervida fantasia e una scrittura più solida della sua giovane età, è alla base di “Monroe. I quattro cavalieri”, pubblicato dalla casa editrice monzese Convalle, il secondo romanzo di Lorenzo Armerio, studente del Liceo scientifico statale, “Paolo Frisi” di Monza.
Il 15enne, che frequenta il secondo anno dell’indirizzo Scienze applicate, continua la descrizione delle avventure di Jason Monroe, un uomo-eroe un po’ particolare, barista scanzonato di giorno e cacciatore di demoni di sera. Nel secondo romanzo, seguito del primo, “Monroe, il predatore di demoni”, il protagonista della trilogia, ideata e scritta dal giovanissimo Lorenzo, attraverserà mondi e realtà e affronterà un minaccioso nemico mai visto prima.
LA TRAMA
“In questa seconda storia mi soffermo nel racconto di come è andata avanti la vita dei personaggi della prima parte della trilogia – spiega Lorenzo – c’è un rapimento, si attraversa una sorta di Inferno di Dante, con tanto di gironi, si scopre un nuovo male, l’Apocalisse, su cui ho fatto molte ricerche scientifiche, così come sulla teoria della relatività di Einstein, per le quali nei ringraziamenti ho citato i miei professori”.
In “Monroe. I quattro cavalieri”, in cui il protagonista narra le vicende in prima persona, gli aspetti legati alla religione sono molto importanti. “L’Apocalisse è vista sotto la luce del Cristianesimo, molto più di quanto abbia fatto nel primo romanzo, scritto durante il lockdown del 2020, con la figura del Diavolo che simboleggiava un po’ il Covid” continua il 15enne studente del Frisi.
“L’ora di religione a scuola mi ha sempre appassionato – aggiunge – ritengo interessante capire come lo stesso evento, ad esempio il diluvio universale, è differente a seconda della fede religiosa”.
LA PRESENTAZIONE
Nemmeno il Covid, insomma, sta bloccando la possibile carriera di questo giovane scrittore monzese, che ama pitturare miniature di genere fantasy e ha, tra i suoi modelli, lo scrittore americano Rick Riordan. Anche se Lorenzo è stato costretto dalla pandemia a qualche rallentamento.
In particolare la possibilità di ascoltarlo parlare in pubblico del suo primo romanzo, che doveva avvenire l’anno scorso, è stata spostata praticamente di dodici mesi. Ed abbinata, in un pomeriggio dell’ultimo sabato prima del prossimo Natale, nella sala Picasso del teatro Binario 7 a Monza, alla presentazione del secondo romanzo nel frattempo pubblicato poche settimane fa.
“All’evento, organizzato dall’associazione “Arte di amarsi”, che con la sua presidente, Francesca Sala, sostiene molto le attività dei giovani, ero molto emozionato anche per la presenza del sindaco di Monza, Dario Allevi, dell’assessore alla cultura, Massimiliano Longo, di tanti miei professori e compagni di classe attuali e degli anni precedenti” racconta Lorenzo.
“Al Binario 7 si è trattato di una chiacchierata piacevole di circa un’ora in cui tra le altre cose mi è stato chiesto se voglio far diventare un film i romanzi della mia trilogia – continua – ovviamente mi piacerebbe molto, ma la vedo difficile anche perché non saprei proprio quali sono i passi da fare per arrivare a realizzare questo obiettivo”.
IL FUTURO PROSSIMO
Covid permettendo, l’inizio del 2022 dovrebbe vedere Lorenzo impegnato in un firmacopia alla libreria “Libri e libri” nel centro del capoluogo della Brianza. E, perché no, anche nella partecipazione a concorsi letterari. Intanto il 15enne scrittore monzese, che nel luglio 2021 per “Monroe, il predatore di demoni” ha ricevuto il premio “critica della giuria” del trofeo Cittadella, pensa già al suo terzo romanzo.
“Per il momento ho scritto i primi due capitoli e ho in mente lo svolgersi della storia – afferma – conto di dedicarmi a questa opera soprattutto durante l’estate prossima e di poter pubblicare fra un anno il prossimo romanzo che non è detto sia la fine della trilogia. Ho altre idee da sviluppare e si potrebbe pensare ad una prima stagione della saga, seguita poi da un’altra”.
La scuola, al di là dei progetti editoriale, resta, comunque, il pensiero principale di Lorenzo che ha terminato il primo anno al Liceo Frisi con una media voti dell’8.64. Anche tra i banchi dello storico istituto monzese, in ogni caso, la passione per la scrittura di Lorenzo sta trovando un suo sbocco.
“Sul Giornalino della scuola, con lo pseudonimo di Mr. Ious, che si può leggere come mysterious, vesto i panni di un investigatore che va in giro per l’Italia a scoprire storie di monumenti e luoghi misteriosi che racconto anche sul mio sito” continua.
L’approfondimento, la voglia di scavare per conoscere l’essenza delle cose, del resto, fanno parte del carattere di questo 15enne che è ancora indeciso tra un futuro lavorativo nella ricerca scientifica in ambito medico o nell’ingegneria. Chissà, nel frattempo, cosa nascerà ancora nella sua mente dalla commistione naturale tra scienza e letteratura, tra realtà e fantasy.
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