Legalità

Cgil e Alisei insieme per rafforzare la cultura della legalità in Brianza, a partire dalle scuole

Diritti del lavoro e contrasto alla criminalità organizzata, il tour formativo ha finora interessato 600 studenti in sei istituti superiori della provincia.

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Matteo Casiraghi

“Anche la Brianza è colpita da un cancro chiamato ‘ndrangheta, ma studenti e lavoratori insieme possono sconfiggerlo”. È la sintesi del pensiero di Matteo Casiraghi, segretario della Cgil di Monza e Brianza che, proprio a partire da questa convinzione, insieme all’Associazione Alisei, ha promosso l’organizzazione di alcuni incontri nelle scuole per sensibilizzare i più giovani ai temi della legalità.

“La criminalità organizzata non va in onda su Sky o Netflix e non si chiama Gomorra o Suburra – continua il segretario della Cgil in Brianza –. La ‘ndrangheta è presente: la Direzione Investigativa Antimafia, le cronache locali e le sentenze dei giudici ci raccontano di diverse locali della ‘ndrangheta radicalizzate nell’economia brianzola per il controllo del territorio a partire dai luoghi del divertimento notturno, dalla ristorazione, dal ciclo dei rifiuti e dal sistema di appalti pubblici e privati”.

A dieci anni di distanza dall’operazione Infinito e dal pentimento di Antonino Belnome, nato e cresciuto a Giussano dove ha scalato i gradi dell’organizzazione fino a conquistare, non ancora quarantenne, il grado di padrino, rimane l’esigenza che la popolazione si informi e conosca per sconfiggere il fenomeno mafioso che si nutre di silenzio e omertà.

“La pandemia ha privato molte persone dei propri diritti a partire dalla precarietà nel lavoro – continua Casiraghi –, infatti il lavoro a tempo indeterminato sta diventando sempre più un miraggio anche nella nostra ricca provincia e la pandemia ha aumentato il disagio economico e sociale: questo aumenta il pericolo di infiltrazioni criminali. Ed è l’allarme che il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Monza e Brianza hanno lanciato sin dalla primavera del 2020”.

“La storia del sindacato, in particolar modo della Cgil, testimonia l’impegno rivolto a mettere insieme le persone per una società più giusta”, spiega il segretario della Cgil di Monza e Brianza impegnato in queste settimane in un tour nelle scuole della provincia. “In questo percorso di formazione, ci avvaliamo della collaborazione dell’Associazione Alisei – continua il segretario –, un’associazione attiva da anni in provincia che promuove una scuola di formazione politica per i più giovani con l’obiettivo di promuovere un cambiamento”.

“La Cgil Brianza, insieme ad Alisei, ha deciso di entrare nelle scuole, grazie ai rapporti istituzionali con il Centro di Promozione della Legalità della Provincia di Monza e Brianza che è la rete a cui aderiscono 95 istituti – spiega il segretario della Camera del Lavoro di Monza e Brianza –, tra cui l’I. T. I. ‘P. Hensemberger’ che è la scuola capofila rappresentata nel progetto dal professore Antonello Quarta”.

In un anno di attività Cgil Brianza e Alisei hanno incontrato circa 600 studenti di sei istituti superiori in provincia.

“Gli studenti, che saranno futuri lavoratori, devono essere protagonisti per una società più giusta che rimuova gli ostacoli economici e sociali che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza tra le persone. I giovani, insieme al sindacato, possono trasformare la società in un luogo migliore per molti”, afferma Casiraghi.

“Continueremo nel nostro impegno anche perché gli studenti che incontriamo ce lo chiedono. Hanno sete di sapere, perché nessuno gli ha mai raccontato di avere la ‘ndrangheta fuori la porta di casa, e soprattutto ci chiedono cosa possono fare per cambiare questa situazione. La nostra risposta è semplice: informarsi, organizzarsi e rendersi protagonisti per trasformare la società in un luogo migliore e più giusto”, conclude il dirigente sindacale della Cgil in Brianza.

 

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