Brianza est

Boom di vaccinazioni in Brianza: effetto “super green pass”

La linea dura sul certificato verde coincide con un aumento delle prenotazioni anche negli hub di Asst Brianza.

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Può essere un sereno Natale per la Brianza, sicuramente di più di quello vissuto l’anno scorso, ma anche con la speranza che non peggiori troppo se proseguirà l’effetto “super green pass”. È la corsa alla vaccinazione innescata dalla stretta decisa dal governo sul certificato verde – che dal 5 dicembre è rilasciato solo a vaccinati e guariti e non più anche con i tamponi (quindi a soggetti non immunizzati) – e che anche negli hub brianzoli rimasti aperti dopo l’estate è testimoniata dal ritorno nelle ultime settimane delle code agli sportelli per fare le iniezioni.

Sembra che la linea ferma sul green pass abbia convinto di più anche scettici e attendisti a prenotare il proprio ciclo vaccinale. Oltre a ciò si aggiungono le “terze dosi” e si sovrappone il periodo per il vaccino antinfluenzale, e in pratica sono giornate di boom per i vaccini. Anche se Asst Brianza non dispone di un dato disaggregato a quello regionale sulla crescita del numero di prenotazioni relativo al proprio territorio, viene confermato dall’azienda sanitaria con sede a Vimercate che si assiste a “un grosso aumento di prenotazioni” negli ultimi giorni rispetto alla media registrata fino a neanche un mese fa. E si è così arrivati velocemente al “tutto esaurito” in queste settimane in Brianza dove sono rimasti attivi solo 3 grandi hub (due di Asst Brianza all’ex Esselunga di Vimercate e da metà novembre il Polaris di Carate, uno dell’Asst Monza all’ex Philips mentre fino all’estate c’erano anche centri vaccinali in autodromo e a Verano, Besana, Limbiate e Meda).

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Un segnale positivo per un Natale più sereno per tutti, soprattutto se si pensa alla situazione in cui il territorio era solo 12 mesi fa, senza vaccini per nessuno. Conviene ricordare che all’inizio delle festività del 2020, quando le uniche difesa dall’epidemia erano le misure restrittive per limitare le possibilità di contagio, nel solo ospedale di Vimercate (dati del 3 dicembre 2020) erano aperti 4 reparti Covid con poco meno di 200 ricoverati, di cui 8 in terapia intensiva e 65 con assistenza respiratoria, mentre in città risultavano dal bollettino giornaliero 335 vimercatesi positivi e si registravano fino a 150 nuove infezioni alla settimana. Ed era un momento in cui la seconda ondata era già in calo.

Mentre ora è in corso la quarta ondata e i dati forniti lunedì 5 dicembre 2021 da Asst Brianza indicano che all’ospedale di Vimercate ci sono 25 ricoverati Covid in tutto, 1 con il casco Cpap per l’assistenza respiratoria e nessuno in terapia intensiva. Mentre gli ospedali di Asst Brianza, Desio e Carate, sono attualmente “Covid free”, senza quindi ricoverati a causa del coronavirus. Eppure è una quarta ondata perché i numeri dei ricoveri sono in lenta crescita in Lombardia. Ma – spiegano in ospedale – c’è una profonda differenza con quanto avveniva in passato quando l’indice Rt era superiore a 1 e quindi l’epidemia era da considerarsi in fase espansiva: le scorse volte i ricoveri salivano in modo esponenziale con tassi di occupazione dei posti letto in crescita rapida. Mentre in questa quarta ondata non sta avvenendo allo stesso modo e, sicuramente, l’elemento che è intervenuto è la rete protettiva svolta dalla vaccinazione di massa.

 

 

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