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Lissone Commercia: “Bene la riduzione di orario della Ztl, ma la nostra richiesta è la zona 30”

Il presidente dell'associazione Lissone commercia ricorda la lunga pattaglia portata avanti due anni fa per chiedere la riduzione dell'orario della ztl e rilancia un centro della città senza limitazioni alle auto ma con velocità contenute.

ztl-lissone

“Siamo felici del nuovo cambio di orario della ztl a Lissone, noi però lo avevamo chiesto due anni fa. Ora chiediamo la zona 30”. Lorenzo Terlera, presidente dell’associazione Lissone commercia, commenta la decisione dell’amministrazione che ha ridotto di un’ora e mezza tutti i giorni della settimana la chiusura al traffico, “al fine di favorire gli acquisti in orario post lavoro”, hanno spiegato dal Palazzo comunale.

 

Lorenzo Terlera

 

“L’amministrazione avrebbe dovuto spiegare ai cittadini che questa riduzione dell’orario della ztl, che definisce una sperimentazione, è stata in realtà il frutto di un lungo dialogo portato avanti dai commercianti negli anni passati – continua Terlera -. La nostra richiesta resta comunque l’abolizione della ztl e l’introduzione nelle vie del centro di una zona 30, che consenta il passaggio delle auto a bassa velocità. Per la sua stessa conformazione il centro di Lissone è da sempre passaggio per chi si sposta tra Desio, Biassono e Vedano. Il commercio è fatto anche da chi passa con l’auto e si ferma in centro per fare spesa. Ora che parte della piazza è occupata dal cantiere per la riqualificazione serve ancora di più un’agevolazione al commercio. Ci piacerebbe però che questo provvedimento venisse confermato anche dopo la chiusura del periodo natalizio”.

La proposta di Terlera è proprio quella di proseguire con l’orario “ridotto” anche dopo il 27 marzo 2022, data prevista per il ritorno al vecchio orario della ztl, dalle 9 alle 19.30

Dunque la richiesta di Lissone commercia è di un centro città che sia aperto al traffico delle macchine, ma a velocità bassa. “Non vogliamo fare del centro di Lissone uno stradone per chi vuole evitare il traffico della Statale 36 durante le ore di punta, ma agevolare chi si ferma proprio in cento per fare acquisti, soprattutto quando rientra dal lavoro. L’idea invece di chiudere del tutto il centro rischia di produrre solo desertificazione”.

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