L'analisi

Violenza sulle donne, omicidi, stupri e minacce: ecco i drammatici numeri in Brianza

La violenza di genere spesso è accompagnata dal silenzio delle vittime, che sovente arrivano a denunciare solo dopo diversi episodi di maltrattamenti.

Violenza sulle donne

Un omicidio, 75 stupri,  270 minacce, 171 maltrattamenti in famiglia. Queste sono le cifre da brivido che hanno visto, nel 2020, la Brianza quale grottesco teatro di violenze perpetuati ai danni delle donne.

Si aggiungono poi 90 atti persecutori  e 147 lesioni personali. Dati agghiaccianti messi nero su bianco su una accurata analisi condotta dalla Prefettura e della Questura di Monza e della Brianza, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Nonostante una leggera riduzione degli episodi denunciati, è stata rilevata una sostanziale omogeneità con i dati del 2019, peraltro coerente con la tendenza registrata finora nell’anno 2021.

TROPPI I CASI DI VIOLENZE SOMMERSI, LE VITTIME HANNO PAURA DI DENUNCIARE

Nonostante una diminuzione dei numeri, il Prefetto di Monza e della Brianza, Patrizia Palmisani, ha tuttavia ricordato che non sempre la violenza di genere è intercettata, in quanto spesso è accompagnata dal silenzio delle vittime, che sovente arrivano a denunciare solo dopo diversi episodi di maltrattamenti.

IL CODICE ROSSO

A fronte del pericolo, è stata rilevata la necessità di creare condizioni sempre migliori per agevolare la denuncia e tutelare efficacemente le vittime, anche attraverso l’attivazione della procedura del ‘Codice rosso’ introdotta dalla legge 694/2019.

«La tutela della vittima è centrale, ad essa le Istituzioni devono dimostrare una vicinanza che non deve mai perdere la propria dimensione fattiva» ha osservato il Prefetto «alla tutela devono però essere affiancate anche azioni di prevenzione e di educazione al rispetto di genere, rivolte soprattutto alle giovani generazioni, in particolare nelle scuole, in famiglia e negli altri luoghi di aggregazione».

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