Imprenditoria

Usmate, la OMP Mechtron raggiunge i 33 milioni di fatturato e prevede un più 30% nel 2022

La OMP Mechtron conta 330 dipendenti tra Usmate e e sedi di Shanghai e di Guadalajara in Messico. Nel 2020/2021 il 7% del fatturato è stato investito in ricerca e sviluppo.

Mechtron

Trecentotrenta dipendenti con un fatturato di 33 milioni di euro e una previsione di crescita del 30% nel 2022. I numeri di OMP Mechtron, azienda di produzione di sistemi di meccanica custom ed integrazione elettronica di Usmate, parlano chiaro. Parlano di una realtà in forte crescita che ha trovato nell‘innovazione e nella ricerca la chiave del futuro con investimenti che nell’ultimo anno hanno raggiunto il 7% del fatturato.

Abbiamo parlato con l’Amministratore Delegato, Andrea Conte, che ha ricevuto le redini dell’azienda meccatronica dal padre, Alberto, e che è alla guida dell’azienda dal 2003. Un’impronta chiara la sua, volta all’internazionalizzazione (ha aperto una sede in Messico a Guadalajara e una in Cina a Shanghai) e soprattutto all’innovazione e alla ricerca cui destina un budget che anno dopo anno diventa sempre più importante. Una decisione forte, frutto della consapevolezza che, mai come nella meccatronica, la ricerca e il progresso rappresentano un fattore fondamentale per crescere sul mercato.

Come va il mercato e quali previsioni avete?

La situazione è in continuo sviluppo soprattutto legato alle telecomunicazioni e alla mobilità. Nonostante il periodo di pandemia, abbiamo retto bene e oggi fatturiamo circa 33 milioni di euro. Abbiamo una previsione per il prossimo anno di aumentare il budget del 30%. Per questo motivo stiamo anche ampliando il personale con nuove assunzioni. Da settembre hanno fatto il loro ingresso nel nostro organico quattro persone e stimiamo di assumere altre 10 o 12 persone nel 2022. Persone che verranno impiegate sia in ambito tecnico nella produzione che abbiamo a Usmate, sia in ambito commerciale e di sviluppo. Abbiamo anche appena potenziato la struttura commerciale in Germania e abbiamo intenzione di focalizzarci sull’area italiana per quanto riguarda le nuove assunzioni.

A livello di personale confermate la carenza di tecnici specializzati denunciata anche a livello nazionale?

Certamente. La difficoltà di trovare tecnici specializzati è una realtà con cui ci confrontiamo ormai quotidianamente. Abbiamo infatti instaurato dei rapporti di collaborazione con alcune scuole come i Salesiani di Sesto San Giovanni così da creare un incontro diretto con dei potenziali nuovi professionisti. Il mondo delle ex tute blu sta cambiando. C’è sempre più bisogno di specializzazione, di competenze e di studi per fare questo lavoro. Il nostro settore sta cambiando repentinamente dalla metalmeccanica alla meccatronica. Una parola nuova che non è solo una definizione ma che rappresenta perfettamente l’esigenza di innovazione, ricerca e studi per poter svolgere un lavoro nel nostro settore.

La vostra azienda, OMP Mechtron, si basa necessariamente sull’innovazione. In che modo approcciate la ricerca nel campo della meccatronica?

La ricerca rappresenta certamente una componente essenziale del nostro business. Abbiamo la necessità di puntare su di essa per continuare a migliorare e a raggiungere i nuovi obiettivi che ci poniamo. Ecco perché destiniamo una parte sempre più consistente del fatturato proprio a questo settore. Si tratta di un vero e proprio investimento. Siamo partiti da uno stanziamento annuo del 2% del fatturato fino a raggiungere nel 2020/21 il 7% con un investimento di circa 2 milioni di euro solo in Italia. La ricerca viene sviluppata attraverso il sostegno di progetti universitari, attraverso centri di ricerca o tramite consulenti esterni. In particolare abbiamo una collaborazione con l’Università di Ancona e con l’Università di Pescara.

Su quale settore vi state focalizzando in questo ultimo periodo?

Negli ultimi due anni stiamo collaborando al progetto di installazione di stazioni di ricarica veloce di auto elettriche. Noi creiamo i cabinet in Italia per EnelX. Grazie a questa tecnologia è possibile ricaricare l’auto elettrica in 20 minuti. In Germania abbiamo già rifornito oltre 2mila stazioni. In Italia i nostri prodotti sono presenti a Rho Fiera e Genova ad esempio ma sono in fase di installazione altre stazioni.

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