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Class action contro Pedemontana: gli espropri fanno paura. Balotta: “Opponiamoci a un vero catafalco”

"Sarebbe un modo di fare finalmente giustizia di una situazione sgradevole, che si è verificata nel corso degli ultimi 12 anni, in cui tanti cittadini sono stati privati delle loro proprietà.

video contro pedemontana
- Foto d'Archivio

A distanza di pochi giorni dalle dimissioni con effetto immediato del Presidente Roberto Castelli dalla carica di Presidente e Consigliere di Amministrazione di Autostrada Pedemontana Lombarda (per sopravvenuti e inderogabili impegni personali), a Desio, nel corso di un incontro sul tema, ha preso forma l’idea di procedere con una class action contro Pedemontana radunando i numerosi espropriandi coinvolti, cittadini che nel corso degli ultimi 12 anni sono stati privati delle loro proprietà.

La proposta arriva da Dario Balotta, presidente di Onlit (Osservatorio nazionale delle liberalizzazioni in infrastrutture e trasporti).

“Sono tanti i rischi che si corrono nell’andare avanti a tenere in piedi una struttura catafalco, com’è quella di Pedemontana, perché anche solo i 110 addetti senza neanche un casello alimentano il dubbio che quell’autostrada serva ad altro, a fare assunzioni, a gestire il consenso, in ogni caso a spendere i soldi pubblici sena alcun criterio. Anche la vicenda dei 10 presidenti dovrebbe far riflettere qualsiasi politico. Sono tante le questioni aperte che potrebbero essere decisive, se riuscissimo a renderle comprensibili per la gente. È tuttavia difficile parlare di questo tema”.

“In ogni caso ora il nostro obiettivo è raccogliere un centinaio di adesioni tra gli espropriandi, al fine di avviare una class action per dichiarare la nullità dei procedimenti che riguardano appunto gli espropri“, afferma Dario Balotta.

“Sarebbe un modo di fare finalmente giustizia su una situazione sgradevole, che si è verificata nel corso degli ultimi 12 anni, in cui tanti cittadini sono stati privati delle loro proprietà. E’ scandaloso peraltro, come il Cipreg abbia accettato questa richiesta di nuova proroga. Ed è su queste ultime due proroghe che si dovrebbe riuscire a dichiararne la nullità, rendendo finalmente liberi i cittadini coinvolti”.

Opponiamoci tutti ad un’opera inutile e che arrecherà danni al territorio, a una società (Pedemontana spa) che è un vero catafalco e che sarebbe già stata smantellata da tempo se non fossimo in Italia. La politica è solo connivente, tocca a noi cittadini”, ha aggiunto Filippo Sala, ambientalista, Lega Ambiente Usmate.

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