Salute

Nuovo esoscopio per il San Gerardo di Monza: è la donazione della Fondazione Camerani Pintaldi

Uno strumento di ultima generazione del valore di oltre 400mila euro che migliorerà le prestazioni chirurgiche.

esoscopio san gerardo 2

Uno strumento di ultima generazione del valore di oltre 40omila euro: si arricchisce così l’Ospedale San Gerardo di Monza che alza l’asticella del livello di eccellenza: uno strumento che aiuterà il lavoro dei chirurghi ma aumenterà anche la precisione dell’operazione in sè. Questa mattina, 16 novembre, una conferenza stampa per presentare il nuovo strumento in dotazione.

L’esoscopio che ci è stato donato dalla Fondazione Camerani e Pintaldi, che è uno dei pochissimi esemplari della nostra nazione, ce ne sono solo quattro, rappresenta un innovativo cambio di paradigma chirurgico in quanto per la sua tecnologia supera i microscopi chirurgici nella capacità di ingrandimento, nel mantenimento della profondità di campo e nella qualità di immagine annullando la perdita di informazione luminosa dei microscopi tradizionali; al tempo stesso, mutuando dalla chirurgia endoscopica la proiezione delle immagini su schermi dedicati lontani dal campo operatorio, permette al neurochirurgo di assumere una postura ergonomica indipendentemente dalla posizione del paziente con una conseguente maggior libertà di movimento ed un minore affaticamento”.

Il Professor Carlo Giussani, Direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia della ASST Monza non ha dubbi: “L’introduzione di questa nuovissima tecnologia esoscopica nel nostro Ospedale permetterà di elevare ulteriormente la qualità delle cure oncologiche pediatriche dei bambini affetti da tumore cerebrale e anche dei pazienti adulti con patologia complessa sia oncologica sia vascolare provenienti da tutta la regione”.

La Neurochirurgia del San Gerardo di Monza è un reparto ad alta specializzazione identificato a livello regionale come Hub per le urgenze/emergenze neurochirurgiche (di cui fanno parte anche i tumori cerebrali pediatrici che nella maggior parte del casi presentano un esordio clinico emergenziale), dove vengono trattati chirurgicamente circa 170 tumori l’anno, di cui una ventina pediatrici. La Neurochirurgia, grazie alla virtuosa collaborazione con i reparti di Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, che opera all’interno delle mura dell’Ospedale San Gerardo, e delle strutture di Terapia Intensiva Neurochirurgica, di Anestesia Pediatrica e di Neuroradiologia ha progressivamente costruito nell’ultimo decennio una rilevante competenza nel trattamento dei bambini affetti da tumore cerebrale.

Tale competenza ha reso possibile una stretta collaborazione con il reparto di Oncologia Pediatrica dell’Istituto dei Tumori di Milano, leader nazionale nel trattamento post-chirurgico chemio e radioterapico di questi bambini. Questa collaborazione ha consentito la sempre più frequente presa in carico, negli ultimi anni, non solo dei pazienti pediatrici del nostro territorio ma anche dei bambini provenienti da altre aree, rendendo la Neurochirurgia del San Gerardo una dei reparti della regione che trattata il maggior numero di bambini affetti da tumore cerebrale.

Come funziona la Neurochirurgia

La Neurochirurgia oncologica e vascolare presuppone l’applicazione di tecniche microchirurgiche. Gli attuali microscopi operatori dedicati alla neurochirurgia, pur offrendo ottime capacità di ingrandimento e di stabilità di messa a fuoco per profondità di campo chirurgico variabili, non presentano tuttavia una ergonomia favorevole al neurochirurgo per due ragioni proprie degli interventi micro-neurochirurgici. Le procedure neurochirurgiche di craniotomia per tumore cerebrale sono tra gli interventi più lunghi potendo durare per un tumore complesso come un tumore pediatrico fino a 8-10 ore continuative di fase microchirurgica. In secondo luogo la localizzazione del tumore può richiedere posizioni chirurgiche particolari del paziente, come la posizione prona o semi-seduta, che obbligano il chirurgo stesso all’assunzione di posizioni poco ergonomiche per non dire scomode. Queste due caratteristiche determinano un affaticamento del neurochirurgo con un conseguente incremento del tempo operatorio e un maggiore rischio di errore.

Ora il nuovo esoscopio, del valore di 410mila euro, potenzierà la precisione e il comfort negli interventi cranici per tumore cerebrale e patologie neurovascolari.

“È con soddisfazione che doniamo questo strumento alla Neurochirurgia dell’Ospedale San Gerardo – sottolinea Gisella Vegetti, presidente della Fondazione Camerani e Pintaldi – nell’ottica di perseguire le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale nel territorio della Provincia di Monza e Brianza della Fondazione, mediante lo svolgimento di attività principalmente di beneficenza o comunque di sostegno nell’interesse generale, specialmente nell’ambito dell’istruzione professionale dei giovani, dell’assistenza e della ricerca medica a favore del bambini malati, con particolare riguardo alle malattie oncologiche ed oncologiche”.

“La dotazione oncologica di elevata qualità, implementata al San Gerardo in questa occasione grazie alla collaborazione con la Fondazione Camerani e Pintaldi, che ringrazio di cuore – aggiunge il Direttore Generale della ASSTT Monza Silvano Casazza – consente oggi ai nostri pazienti di avvalersi di interventi chirurgici meno invasivi, con benefici di cura importanti”.

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