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Monza, feroce rissa con 30 persone a colpi di sbarre di metallo: daspo per 4 ventenni

In caso di violazione del provvedimento rischiano una reclusione da sei mesi a due anni e una multa da 8 a 20mila euro.

Polizia di Stato2

La Mala movida si trasforma in rissa feroce nel cuore di Monza. La conseguenza è il Daspo Urbano (DACUR) per i 4 soggetti che hanno dato inizio al violento episodio scoppiato nel salotto buono della città, il 10 ottobre scorso, alle 4.00 del mattino. Costoro, 3 italiani (di cui 2 di origini nordafricane) e uno dell’Ecuador, non potranno accedere agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento situati in Piazza Garibaldi.

A deciderlo è stato il Questore di Monza e della Brianza, che ha emesso la misura di prevenzione del Daspo Urbano nei confronti dei 4 ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 21 anni, residenti nella Provincia di Monza e della Brianza (due dei quali sono stati denunciati oltre che per rissa anche per porto di armi e oggetti atti ad offendere), a seguito della stretta collaborazione tra l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e la Divisione Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza diretta dal Primo Dirigente della Polizia di Stato dott. Maurizio Ferraioli.

Nel dettaglio, due sono stati sottoposti a DACUR per 6 mesi e due per 1 anno.

La feroce rissa in centro a Monza

Le Volanti della Questura di Monza, intervenute sul posto a seguito delle segnalazioni pervenute in centrale operativa, grazie alle testimonianze dei presenti e alla visione delle immagini recuperate dalle telecamere istallate in loco, hanno potuto ricostruire meticolosamente le dinamiche dei fatti, riscontrando la presenza di circa 30 persone, a vario titolo coinvolte nella rissa.

In particolare si è chiarito come i 4 giovani coinvolti, si siano diretti in piazza con il chiaro e premeditato intento di dare vita ad una rissa. Infatti, dopo essere scesi dall’auto sulla quale viaggiavano non hanno esitato a estrarre dal portabagagli alcune sbarre in metallo (successivamente sequestrate dagli agenti intervenuti) con le quali hanno cominciato a colpire alcuni avventori del locale, del tutto incuranti del panico e dei pregiudizi sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica che ne potevano conseguire.

Il primo DACUR emesso in Brianza

Come chiarito dalla Questura, “il DACUR in questione, primo provvedimento per la nostra provincia, previsto normativamente dal D.L. n. 14/2017 all’ art.13 bis per i tragici episodi di “movida violenta” che hanno destato particolare allarme nell’opinione pubblica, specie a seguito dell’omicidio del ventunenne Willy Monteiro Duarte avvenuto a Colleferro (RM) nel settembre dello scorso anno, costituisce, per l’appunto, lo strumento con il quale il Questore, qualora dalla condotta possa derivare un pericolo per la sicurezza, può disporre il divieto di accesso a pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento specificamente individuati in ragione dei luoghi in cui sono stati commessi i predetti reati […], “nei confronti delle persone denunciate, negli ultimi tre anni, per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in tali esercizi o locali ovvero nelle immediate vicinanze degli stessi”.

Tali provvedimenti, della durata compresa tra i 6 mesi e 1 anno (a seconda della gravità dei reati), in caso di violazione comportano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 euro a 20.000 euro.

Foto di repertorio MBNews

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