Progetti a scuola

Monza, il Liceo Zucchi compie 150 anni e gli studenti vanno anche on air: nasce la radio web

Nello storico istituto muove i primi passi un'idea che punta a dare voce agli studenti che diventeranno protagonisti attraverso podcast, dirette e musica dal vivo. Partito anche il programma di eventi per l'importante compleanno.

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La tradizione e la modernità. Il passato che sfocia nel presente e apre le porte verso un futuro ricco di nuove possibilità. È un po’ la storia di ognuno di noi. Ed è anche quella del Liceo “Bartolomeo Zucchi” di Monza che proprio quando compie 150 anni si trova ad iniziare anche un progetto che combina il fascino di un mezzo di comunicazione dalla storia ultracentenaria con le potenzialità di Internet.

Nasce, così, la radio web, un Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) che darà crediti formativi agli studenti, ma soprattutto punta a dar loro voce e a renderli concreti protagonisti del mondo della scuola attraverso un lavoro di redazione, ascolto, riflessione e scrittura. L’obiettivo è produrre podcast in una prima fase e poi anche dirette e, perfino, esibizioni musicali dal vivo.

Il tutto ha cominciato a prendere forma nella mente dell’ideatore del progetto, Gerardo Battagliere, padre di un’alunna del quarto anno del Liceo Zucchi e docente di italiano e storia all’Istituto Mosè Bianchi di Monza. Un uomo eclettico che, tra i suoi molteplici interessi, è anche appassionato della radio. Tanto da crearne due anni fa una sua sul web, Radioinsonnia, dove monta puntate su teatro, letteratura e monografie rigurdanti personaggi significativi dei nostri tempi come Gino Strada.

 

“La mia intenzione iniziale è stata quella di proporre la realizzazione di una radio web all’istituto scolastico in cui insegno – spiega Battagliere – questa idea è stata anche approvata dal Collegio docenti del Mosè Bianchi, ma poi l’arrivo del Covid-19 ha bloccato tutto”.

“Non mi sono rassegnato alla possibilità di abbandonare questo progetto, che dal mio punto di vista avrebbe anche aiutato i ragazzi a vivere meglio la didattica a distanza e il periodo pandemico dando loro l’opportunità di esprimersi – continua – così ho pensato, grazie ad Adriano Gardelia, un docente che già conoscevo ed ora è diventato il tutor del progetto, di proporlo al Liceo Zucchi. La preside Rosalia Caterina Natalizi Baldi si è mostrata subito entusiasta e ha fatto in modo che la radio web diventasse realtà. Ringrazio anche i docenti Paolo Pilotto e Franco Bulega per la collaborazione”.

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IL PROGETTO

In queste settimane si è ancora in fase di rodaggio. La radio web, che vede il docente del Liceo Zucchi, Antonio Marino, come responsabile della comunicazione, ha mosso i suoi primi passi. Raccolte le numerose adesioni degli studenti, si sono svolti i primi incontri per formare la redazione, che sarà di una trentina di unità, illustrare le finalità e le modalità operative.

“I ragazzi sono molto partecipi e mostrano grande curiosità – afferma Battagliere – sin dall’inizio si sta rivelando un’esperienza bella e piacevole, anche perché il progetto è cucito sui ragazzi e pone la narrazione, il racconto come elemento fondamentale”. “Tra le finalità educative di questa radio web c’è quella di uscire dagli schemi di una didattica consueta e permettere ai ragazzi di diventare uditori di se stessi, dei loro pensieri e, così facendo, sviluppare abilità argomentative, discorsive e critiche oltre al confronto costruttivo con i compagni”.

Per realizzare la radio web del Liceo Zucchi, dove da alcuni anni le note sono di casa visto che esiste anche un indirizzo musicale, oltre alla necessaria licenza SIAE, è previsto l’uso di due spazi, uno più grande e un’aula più piccola, dove poter registrare. “La presenza delle due stanze adiacenti tornerà utile quando le trasmissioni radiofoniche saranno condotte on-air, ossia in diretta – spiega l’ideatore della radio web- da una parte ci sarà la cabina di regia, dall’altra gli speaker, reclutati tra gli studenti dello Zucchi e dal responsabile del progetto”.

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La strumentazione richiesta è piuttosto limitata e relativamente economica. “Servono pannelli fonoassorbenti per coprire le pareti, il soffitto e la porta, microfoni a condensatori, una scheda audio, due computer, le cuffie e, naturalmente, la connessione Internet tramite cavo e wi-fi” assicura Battagliere.

Dal punto di vista operativo, nelle intenzioni iniziali, c’è la produzione, a partire da gennaio 2022, di podcast della durata di circa un’ora e mezza, a cadenza settimanale. “I podcast saranno tramessi con un’applicazione creata ad hoc, anche tramite comunicazione sul sito della scuola, più banalmente con un link che il responsabile del progetto fornirà alla Dirigente ogni venerdì per essere disponibile il giorno dopo – continua – i contenuti della puntata saranno disponibili anche su tutti i canali musicali: Spotify, Apple music, AmazonMusic, Youtube, Qobuz, Tidal, Nasper e simili”.

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L’obiettivo complessivo della radio web dello Zucchi è di andare sicuramente oltre la trasmissione di brani musicali e podcast. “Si potrebbero fare delle dirette in cui si suona dal vivo con gli studenti dell’indirizzo musicale – sostiene Battagliere – alcuni docenti del liceo musicale collaborano con delle band che potrebbero intervenire durante le puntate, si può finanche pensare a delle esibizioni dove i gruppi formatisi a scuola fanno da spalla a frontman affermati e famosi nel panorama musicale, ad esempio i Baustelle. In passato lo Zucchi ha già ospitato Marco Castoldi alias Morgan e il rapper-cantante J-AX”.

Tra le cose fondamentali che per il momento mancano alla radio web del Liceo monzese è il nome. “La preside Natalizi Baldi vorrebbe fare una scelta che dia un’identità forte al progetto e si leghi ovviamente allo Zucchi – spiega l’ideatore – il nome sarà scelto dagli studenti”.

UN COMPLEANNO SPECIALE

In attesa che le note dalle frequenze della radio comincino a spargersi nell’etere, al Liceo Zucchi si sta già festeggiando una ricorrenza davvero importante. Era, infatti, il 1871, 150 anni fa, quando l’istituto che si affaccia su Trento e Trieste divenne civico ginnasio. La storia dell’edificio, che oggi continua ad ospitare aule e studenti, inizia molto prima.

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Basti pensare che nel 1630 l’abate Bartolomeo Zucchi destinò le sue proprietà ai Gesuiti per aprire una scuola per i giovani meritevoli e bisognosi di Monza. Quando la Compagnia di Gesù venne soppressa nel  1773, ai Gesuiti, su volere di Maria Teresa d’Austria, rimase la conduzione didattica dell’allora Collegio che si protrasse fino al 1833.

Sui banchi del Liceo Zucchi si sono seduti studenti importanti, dal poeta milanese Carlo Porta al letterato Pietro Verri, ma le celebrazioni per i 150 anni del prestigioso istituto scolastico monzese non si limitano a nomi e date. Il programma di eventi, infatti, è molto ricco tra conferenze, incontri ed iniziative. Il 18 e il 22 novembre si è già avuto modo di ascoltare due dissertazioni: la prima “Una scuola geniale” del prof. Giuseppe Zanellato e la seconda “Ricostruire il passato, remoto e recente” dei professori Fabio Slavazzi e Cristina Cattaneo.

Altri appuntamenti sono previsti fino a maggio. Il clou sarà, però, l’1 aprile 2022 con la “Notte bianca dei licei classici”, un evento nazionale a cui il Liceo Zucchi di Monza partecipa da anni. E quando se ne hanno ormai 150 non è sempre così scontato cogliere al volo le novità.

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