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La lissonese Simona Zorzetto sul gradino più alto del podio al Campionato Nazionale di Ginnastica Ritmica

La giovane 17enne lissonese Simona Zorzetto è la nuova campionessa Campionessa Nazionale di Ginnastica Ritmica nella specialità della Fune, si è aggiudicata il titolo sabato 6 novembre ai campionati nazionali a Foligno

Simona Zorzetto Campionessa alla fune

La Brianza si può fregiare di un nuovo merito sportivo. La 17enne lissonese Simona Zorzetto, è la nuova Campionessa Nazionale di Ginnastica Ritmica nella specialità della Fune. La giovane, che gareggia per la Ginnastica Moderna Legnano, sabato scorso, 6 novembre, a Foligno durante il Campionato Nazionale di Specialità di Ginnastica Ritmica si è imposta su tutte le avversarie, con un eccezionale punteggio di 17,100, dopo essere entrata in finale con il secondo punteggio di gara. Il successo è arrivato quest’anno dopo il bronzo del 2020 all’esordio della Zorzetto nel campionato Juniores, bissando il successo del 2019 nella categoria Junior.

Simona Zorzetto

L’INTERVISTA

Abbiamo sentito l’atleta per farle i complimenti e chiederle di raccontarci la gara dal suo punto di vista, quello di una giovane campionessa nazionale.

“Questa gara è stata diversa rispetto alle tre gare precedenti, ogni nazionale è sempre diverso. Prima di iniziare ero un po’ più ansiosa del solito, ma anche emozionata. Il nazionale funziona in modo diverso rispetto alle altre gare, prima di tutto si partecipa alla qualifica e successivamente, se si entra nelle prime 8, si partecipa alla finale. È quella la vera gara! In pedana sei vicino a tutte le tue avversarie e sai che anche loro ambiscono al tuo stesso risultato. Io, personalmente, durante la qualifica sono sempre più agitata, è come se dovessi rompere il ghiaccio e dopo vado più tranquilla. Anche due anni fa quando vinsi il titolo Junior la mia prestazione fu decisamente migliore in finale rispetto a quella in qualifica. Il che è rischioso dato che se non dai subito il massimo rischi di non entrare e non avere una seconda possibilità per dimostrare quello che sai fare realmente. Ci si gioca tutto in un minuto e trenta secondi. Durante la qualifica ho iniziato l’esercizio con una imprecisione, continuato però bene sulla parte finale, però ero in ritardo sulla musica e ho dovuto sostituire una “maestria” per non arrivare fuori musica. Appena uscita dalla pedana ero un po’ delusa. In finale sono uscita per quarta, è l’ho fatto in modo molto più consapevole di prima, come ho detto, avevo già rotto il ghiaccio. Quando sono uscita dalla pedana ero molto felice, sapevo di aver fatto bene, qualunque posto avessi avuto in classifica, ero felice perché sapevo di aver dato il massimo e quando ho visto di aver vinto non ho potuto che pensare a tutti gli sforzi fatti, a tutti i sacrifici per arrivare lì, a come fossero stati finalmente ripagati, a come ne fosse valsa la pena.”

 

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