Economia

Gruppo Sol, bilancio positivo: al 30 settembre, vendite in crescita del 14,8%

In particolare, la Divisione Gas Tecnici ha realizzato un fatturato di 401,8 milioni di Euro, in crescita del 28,6% rispetto ai primi nove mesi del 2020.

SOL GROUP

Il Consiglio di Amministrazione della SOL S.p.A. ha esaminato oggi i dati delle vendite consolidate al 30 settembre 2021 secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS). Il Gruppo ha realizzato vendite per 813,2 milioni di Euro, in crescita del 14,8% rispetto a quelle al 30 settembre 2020 (+10,8% a pari perimetro). Il risultato positivo è da ascriversi sia all’andamento delle vendite in Italia, pari a 337,4 milioni di Euro (+10,5%), che a quelle realizzate all’estero, pari a 475,8 milioni di Euro (+ 18,1%).

In particolare, la Divisione Gas Tecnici ha realizzato un fatturato di 401,8 milioni di Euro, in crescita del 28,6% rispetto ai primi nove mesi del 2020, mentre nella Divisione dell’Assistenza Medicale a Domicilio, ove il Gruppo opera attraverso Vivisol, le vendite sono state di 411,4 milioni di Euro, con un incremento del 3,9%.

Sono questi i principali risultati dei primi 9 mesi del 2021, confermati in data odierna, dalla società quotata alla Borsa Italiana e holding operativa di un Gruppo multinazionale con oltre 5.000 dipendenti attivo nei settori dei gas tecnici e medicinali e dell’assistenza medicale a domicilio.

“Valutiamo molto positivamente i risultati delle vendite realizzate al 30 settembre 2021 – ha affermato Marco Annoni, Vice Presidente di SOL S.p.A. – che confermano la capacità del Gruppo SOL di saper crescere anche in un contesto economico diverso da paese a paese, cogliendo le opportunità generate dalla ripresa delle attività industriali “.

“Per il 2021 – ha concluso Aldo Fumagalli Romario, Presidente di SOL S.p.A. –il Gruppo SOL proseguirà nei programmi di investimento, con l’obiettivo di realizzare una buona crescita delle vendite e di mantenere la redditività su livelli apprezzabili, nonostante l’elevatissimo incremento in corso dei costi dell’energia elettrica, dei trasporti, e delle materie prime”.

I primi nove mesi del 2021 sono stati caratterizzati, soprattutto nei primi mesi dell’anno, dalla rilevante persistenza della diffusione della pandemia da COVID-19, che ha in seguito registrato, a partire dal mese di maggio, un forte rallentamento in quasi tutti paesi, anche grazie al progressivo incremento del tasso di vaccinazione delle popolazioni.

In tale difficile contesto, si è comunque assistito a una notevole ripresa di molte attività industriali che, invece, soprattutto nel secondo trimestre del 2020, avevano subito una brusca frenata dovuta ai lock-down decisi a seguito della prima ondata di diffusione pandemica.

Lo scenario di ripresa economica, favorito anche dalle misure di stimolo adottate dalle politiche fiscali dei paesi avanzati, è stato accompagnato da enormi rincari delle materie prime, sia energetiche che metallurgiche e chimiche, con conseguenti aumenti dei costi di produzione e, negli ultimi mesi, anche dell’inflazione.

 

Foto di repertorio MBNews

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