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Nel boschetto di Albiate la “via della droga”: il biglietto con i contatti fa arrestare 11 pusher

Undici pusher, tutti tra i 26 e i 45 anni, pregiudicati per reati specifici di cui sette gravati da misura cautelare in atto, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria di Monza.

Carabinieri Groane

La zona boschiva al confine tra Seregno, quartiere San Salvatore, e Albiate, è il nuovo polo dello spaccio: a segnalare per la prima volta il punto di ritrovo di numerosi tossicodipendenti alle Forze dell’Ordine sono stati, nel 2019, alcuni cittadini. Da lì, nel novembre dello stesso anno, sono partite le indagini dei Carabinieri di Carate Brianza. Dopo l’arresto di un 24enne per spaccio, avvenuto nel maggio del 2020, e il ritrovamento di un biglietto con i nomi di diversi clienti, i militari sono riusciti a ricostruire i movimenti della “via dello spaccio”. Così 11 pusher, tutti tra i 26 e i 45 anni, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Monza.

Gli appostamenti eseguiti dai militari avevano permesso di accertare che, proprio a poca distanza dall’affollato supermercato di zona, era attivo un insolito e dinamico andirivieni di persone, con tutta probabilità sinonimo di spaccio di droga.

Successivamente, in data 23 maggio 2020, era stata lanciata la prima mirata azione di contrasto che aveva portato all’arresto di un 24enne (cittadino marocchino, all’epoca dei fatti, irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti). Il giovane era stato bloccato, dopo una lunga fuga a piedi tra campi e rovi. Addosso aveva circa 25 grammi di cocaina, 9 grammi di marijuana e quasi 1000 euro in contanti.

In quell’occasione, nelle tasche del 24enne era stato trovato anche un biglietto scritto a mano riportante i numeri di telefono di svariati clienti. Proprio da quel biglietto, i militari hanno potuto ricostruire quanto avveniva attorno a quella “via della droga”, deferendo all’Autorità Giudiziaria, per spaccio, ben undici cittadini marocchini pregiudicati per reati specifici di cui sette gravati da misura cautelare in atto, che operavano ad Albiate e Seregno.

Le indagini condotte dai militari non si sono fermate all’analisi del biglietto nascosto dal ventiquattrenne. Grazie alla raccolta di informazioni testimoniali, riconoscimenti fotografici e analisi di tabulati telefonici, è stato possibile ricostruire l’attività di spaccio continuato e in concorso tra gli undici indagati, già noti alle Forze dell’Ordine per analoghi reati.

Foto di repertorio MBNews

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