Le pensioni, non solo per il dibattito sul post Quota 100, sono un tema quanto mai attuale. E lo saranno sempre di più nei prossimi anni, soprattutto per i giovani lavoratori. Per chi è un dipendente della Pubblica Amministrazione e della Sanità, il Fondo di pensione complementare Perseo Sirio è un’ulteriore opportunità per avere qualche garanzia in più sulla sostenibilità del proprio futuro previdenziale. Su questo fronte c’è un’importante novità che la Fp (Funzione pubblica) Cgil di Monza e della Brianza si sta impegnando a far conoscere, anche organizzando assemblee nei luoghi di lavoro.
Tutti i lavoratori assunti a partire dal 1° gennaio 2019 nella Pubblica Amministrazione, infatti, avranno tempo 6 mesi dalla comunicazione della propria Amministrazione, che deve avvenire entro il 15 novembre 2021, per esprimere la volontà di adesione al Fondo contrattuale Perseo Sirio. Trascorsi i sei mesi, se il lavoratore non esprime nessuna volontà, viene iscritto automaticamente al fondo Perseo Sirio.
IL SILENZIO-ASSENSO
“Sulle novità riguardanti l’adesione al Fondo Perseo Sirio, da settembre è entrata in vigore una nuova normativa, con una specifica da parte del Governo, in merito alla quale noi della Funzione Pubblica e il Patronato Inca della Cgil di Monza e Brianza ci siamo resi conto c’è poca conoscenza da parte dei lavoratori – afferma Tania Goldonetto (nella foto in basso), Segretaria generale della Funzione Pubblica della Cgil di Monza e Brianza – per questo ci siamo mossi con una campagna informativa presso gli enti pubblici e i lavoratori stessi”.
L’importanza di conoscere i vantaggi e le regole per aderire volontariamente e liberamente alla realizzazione del proprio portafoglio complementare è data anche dalle caratteristiche del Fondo Perseo Sirio. Che consente agli iscritti di ottenere un contributo dell’1% sulla retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR da parte del proprio datore di lavoro, in aggiunta alla quota versata dal lavoratore stesso che può oscillare tra l’1% e il 10%.
Inoltre, tra i benefici del fondo Perseo Sirio, c’è quello che i lavoratori pubblici aderenti a questo fondo complementare godono di una più ampia deducibilità fiscale dei contributi versati pari a 5164,57 euro. “I lavoratori pubblici, a differenza di quelli privati, non hanno diritto all’anticipazione del Tfr e ci vogliono 27 mesi da quando si va in pensione per ricevere effettivamente la liquidazione – chiarisce Goldonetto – con il Fondo Perseo Sirio, dopo i primi 8 anni di iscrizione, è possibile avere un’anticipazione di quanto versato per esigenze particolari come l’acquisto di una casa o spese sanitarie”.
La scelta per i lavoratori pubblici di aderire ad un proprio portafogli complementare sembra essere cruciale soprattutto per chi, per motivi anagrafici, è stato assunto da poco e quindi ha appena cominciato a versare contributi. “Ad oggi le nostre previsioni riguardanti il pubblico su quota e rendita delle pensioni è che nei prossimi anni saranno poco al di sopra dell’assegno sociale – spiega la Segretaria generale della Funzione Pubblica della Cgil di Monza e Brianza – per questo, in particolare per i giovani, che ormai entrano tardi nel mondo del lavoro, è importante accantonare una quota della propria retribuzione per il proprio futuro previdenziale”.
CONTATTI
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