Cultura

Ecco il volto di San Gerardo, anteprima MBNews della nuova statua

La rappresentazione di San Gerardo tra due settimana sarà consegnata dall'artista Matteo Gandini alla città di Monza.

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Oltre 270 ore di lavorazione, dettaglio dopo dettaglio, per ridare un nuovo volto alla statua di San Gerardo. La rappresentazione del compatrono, caro ai figli di Teodolinda, tra due settimana sarà consegnata dall’artista Matteo Gandini alla città di Monza.

Un’opera straordinaria, interamente realizzata in legno di cedro, che ha preso forma grazie alle sapienti mani dello sculture 41enne di Missaglia (Lecco). I lavori di intaglio e rifinitura sono terminati proprio poco prima del nostro arrivo nel suo laboratorio. L’ultimo tocco sarà la pittura ad olio, in policromia, proprio come l’originale danneggiata nel 2020 dalla piena del fiume Lambro.

Ecco la statua conclusa in anteprima 

Sto lavorando alla statua di San Gerardo dallo scorso giugno – ha spiega Matteo Gandini – A coinvolgermi nel progetto è stato il restauratore monzese Marco Mingozzi che mi ha poi messo in contatto con la curia. Sono molto onorato di questo incarico affidatomi da Monsignor Silvano Provasi“. Già in passato l’artista, noto per i corsi di scultura che richiamano sempre molti partecipanti, ha lavorato in Brianza.

Gandini: “Ho capito che per i monzesi la festa di San Gerardo è un momento molto importante”

E’ stato un bellissimo lavoro e piuttosto delicato. Sono felice di tanta partecipazione. Non ho mai assistito al rito del Santo nel fiume Lambro ma mi sono documento e ho capito che per i monzesi è un momento molto importante. Sono molto soddisfatto”.

Da Monza a Missaglia: la statua originale danneggiata è stata così portata dall’artista nel suo laboratorio affinché ci fosse un modello da seguire. Per le parti seriamente compromesse, invece, Gandini si è avvalso di alcune foto e della sua incredibile arte interpretativa.

L'artista Matteo Gandini con la statua di San Gerardo

L’artista Matteo Gandini con la statua di San Gerardo

Il volto in una statua è certamente la parte più importante. Ho dunque cercato di mantenere alcune caratteristiche originali conferendogli però un maggior impatto comunicativo“. Proprio come per l’originale, anche la copia una volta scolpita è stata svuotata all’interno, per evitare il formarsi di crepe e alleggerirla”. L’opera pesa  circa 45 kg.

Una volta completato il restauro la statua verrà custodita nella chiesa di San Gerardino pronta per la festa del prossimo anno, quando tornerà finalmente nelle acque del Lambro.

(foto e video di Agnese Zappalà)

 

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