Politica

Pedemontana, via ai lavori il 12 ottobre 2022 per le tratte B2 e C

Il Presidente di Autostrade Pedemontana ha illustrato il cronoprogramma con il contraente generale, con inizio lavori tratte B2 e C previsto per 12 ottobre 2022

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Nel corso dell’audizione in Regione Lombardia, tenutasi ieri, con la Commissione permanente Programmazione e bilancio, il presidente di Autostrada Pedemonta, Roberto Castelli, e il Direttore Giuseppe Sambo sono entrati nel merito del cronoprogramma, e degli assetti finanziari dell’imponente infrastruttura. 

PEDEMONTANA: IL CRONOPROGRAMMA

L’ingegner Castelli ha ripercorso le tappe recenti e ha illustrato il cronoprogramma fino alle Olimpiadi, sottolinenando come sia stato fondamentale il rispetto della scadenza del 31 agosto, termine entro il quale il Consiglio di Amministrazione di APL ha aggiudicato sia la gara di finanziamento, per un ammontare complessivo di € 1.741.000.000, sia la gara di affidamento a Contraente Generale, per un ammontare di€ 1.259.552.384. “Ciò ha consentito di accedere alla defiscalizzazione per un valore attuale di circa € 400 milioni, passaggio tassativo e fondante di tutta l’operazione”.

Il Presidente ha illustrato il cronoprogramma con il contraente generale, con inizio lavori tratte B2 e C previsto per 12 ottobre 2022 (salvo slittamenti dovuti ad adempimenti o ad interventi di enti terzi). Nell’estate del 2025 (luglio) è prevista la fine esecuzione dei lavori delle tratte B2 e C, e nell’agosto 2025 l’entrata in esercizio.

Castelli: “L’operazione Pedemontana è la più grande di project financing mai varata in Europa per opere autostradali”

“Questa operazione è in assoluto la più grande di project financing mai varata in Europa per opere autostradali e che nel tempo gli assetti finanziari sono stati modulati in funzione delle mutate condizioni socio-economiche” ha commentato Castelli.

Il Direttore Giuseppe Sambo ha ricordato che la provvista finanziaria è costituita da fondi a prestito, che verranno restituiti, e che non si tratta di un’operazione a fondo perduto. Decisivo è stato il supporto di € 900 milioni in prestito da parte di Regione Lombardia. “I soldi della Regione sono un prestito a tassi di mercato che verrà restituito con un congruo interesse. Su indicazione del concedente si sta studiando la cosiddetta tratta D breve. Su questa soluzione l’ultima parola sarà quella della Regione, su proposta di CAL”.

Rispondendo alle domande di alcuni Consiglieri, il Presidente ha chiarito che il progetto di Autostrada Pedemontana Lombarda ha seguito tutti i passaggi di legge, dalla conferenza dei servizi alle previsioni di impatto ambientale. “Può essere considerata come una “casa con le pareti di vetro”, dove in assoluta trasparenza e disponibilità si è pronti a fornire informazioni ai Sindaci e ai portatori di interesse, anche nella consapevolezza che molti amministratori di oggi non sono quelli che hanno vissuto le fasi approvative del progetto ora ratificato dal CIPE, rispetto al quale non sono ammesse varianti sostanziali”.

Per ciò che attiene i pedaggi nelle tangenziali di Como e Varese, il Presidente ha confermato che APL ha un ruolo di esecutore, in ottemperanza ai piani economici finanziari che li prevedono, approvati dal CIPE, e ad essi non è possibile rinunciare a meno che non intervenga un ente terzo a coprire i mancati introiti.

Pedemontana, Fumagalli: “Senza i documenti ‘green’, annullamento del contratto”

“Il Presidente Castelli ha riferito in audizione in Regione Lombardia che il contratto di finanziamento di Pedemontana è stato chiuso proprio negli ultimi minuti del giorno 31 agosto. Insomma, se non ci fosse stata l’ora legale Pedemontana non sarebbe stata nuovamente salvata dai suoi debiti. – ha commentato con sarcasmo Marco Fumagalli, bandiera del Movimento 5 Stelle al Pirellone, che aggiunge – Resta poi da capire quali possano essere le problematiche legate alla mancata documentazione circa lo status di opera green. Il fatto che quest’opera di green abbia solo il titolo, potrebbe non rappresentare solamente un problema di forma, ma anche di sostanza. L’assenza di tale documentazione, la cui produzione risulta necessaria nell’ambito del contratto di finanziamento con la BEI e Cassa Depositi e Prestiti, potrebbe portare all’annullamento del contratto, perché di fatto i contratti alla cui stipula mancano documenti essenziali sono nulli. Pensate di richiedere un mutuo per la casa, senza produrre la documentazione richiesta dalla banca e avrete ben chiaro cosa intendo. Aggiungo che la nullità è rilevabile senza limiti e in qualsiasi momento. Quindi o si tirano fuori i documenti attraverso in cui lo status green dell’opera è stato certificato, oppure si comincia con le carte bollate. Quanto poi ad un project financing, che si basa su di una bassa adesione di banche commerciali e sulla defiscalizzazione, spero proprio non sia espressione di un nuovo metodo di finanziamento delle opere pubbliche che però ricorda molto da vicino la Cassa per il Mezzogiorno» così il Consigliere Regionale Marco Fumagalli, in merito agli ultimi sviluppi legati al finanziamento di Pedemontana.

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