Ambiente

“Pedemontana minaccia per la biodiversità e la salute di tutti, Ministro ci ascolti!”

15 gruppi ambientalisti hanno scritto una lettera al Ministero della Transizione Ecologica.

protesta pedemontana maggio cartello 01

A maggio avevano ribadito il loro “no” a Pedemontana con un presidio diffuso che da Seveso era arrivato fino ai comuni interessati dalle tratte C e D (vedi foto di apertura). Ora, preoccupati e delusi dalla spinta che il Ministero della Transizione Ecologica, a dispetto del nome, ha dato all’autostrada, diversi gruppi ambientalisti e politici della Brianza, da Meda a Bernareggio, passando per Seveso, Seregno, Arcore e Desio, ma anche Cesano Maderno, Bovisio ed Usmate Velate, hanno scritto a Roberto Cingolani chiedendogli un incontro.

LA LETTERA – Pedemontana, minaccia per la biodiversità

Come già in passato, Pedemontana viene condannata senza appello, e definita “Un disastro per l’ambiente e gli ecosistemi che nessuno può negare e che non si può ignorare se si considera altresì che l’autostrada non produce soluzioni reali ai problemi viabilistici per i quali è stata pensata ormai decenni fa”. Tanto più che “Studi e proiezioni tecniche evidenziano che il pedaggiamento di una arteria frequentata prevalentemente per il traffico di breve e media percorrenza comporterà il travaso di questo movimento di auto sul sistema viario locale, esattamente il contrario di quanto viene affermato per giustificare l’avanzamento dell’opera”, si legge nella lettera, il cui testo è stato diffuso alla stampa. Indicando Pedemontana come una minaccia alla biodiversità (definita de Cingolani stesso “la nostra assicurazione sulla vita” in un suo libro), gli ambientalisti chiedono al ministro un’occasione di confronto: “con la convinzione che sia ancora possibile e utile un confronto tra posizioni differenti e anche opposte, perché dobbiamo essere consapevoli che è dovere della comunità non solo cercare di rimediare ai danni all’ambiente già prodotti dall’azione dell’uomo, ma anche evitare che nuovi danni vengano causati da opere non necessarie e capaci di sottrarre risorse ad altri più utili impegni ed investimenti, ben più evidentemente collocabili nel campo della transizione ecologica”.

“Il progetto Pedemontana è andato incontro a grandi difficoltà perché è sempre stato ritenuto non appetibile per i soggetti privati che avrebbero dovuto finanziarne la realizzazione con il Project Financing – spiegano i firmatari della lettera -. Per concretizzarla s’è dovuto ricorrere in extremis al concorso benevolo del Ministero della Transazione Ecologica che ha spinto per concedere ulteriori risorse pubbliche. Del privato si continua a veder ben poco. Le associazioni, i gruppi e liste civiche non si sono mai rassegnate a limitare il proprio ruolo a quello di una critica che comunque potrebbe risultare positiva se producesse un contenimento dei danni. Nel corso degli anni siamo stati portatori di proposte alternative alla realizzazione di Pedemontana, indicando un approccio differente su trasportistica e mobilità con azioni e investimenti diversificati. Molte comunità del territorio ci sostengono e anche numerosi rappresentanti di istituzioni e forze politiche disapprovano e manifestano perplessità verso il completamento della Pedemontana. È anacronistico e segno di un’incapacità in una corretta ed equilibrata gestione del territorio continuare imperterriti a proporre e a realizzare infrastrutture autostradali che il territorio lo divorano senza rispetto per la vita umana, animale e vegetale, portando per altro nuovo traffico veicolare senza nemmeno risolvere le criticità della locale rete viabilistica”.

Sindaci contro Pedemontana

In effetti, anche se a livello locale poco si può, nel concreto, per fermare l’autostrada, ci sono alcuni sindaci che si sono già detti pronti a dare battaglia. Come Simone Sironi, sindaco di Agrate, che ha proposito della proposta di una tratta D “breve” ha ribadito: “Non ci stiamo e vogliamo dimostrarlo con tutte le nostre forze“. Ma anche il candidato alla carica di primo cittadino del comune di Vimercate, Francesco Cereda, ha voluto promuovere un’azione locale unitaria contro l’autostrada: “Dobbiamo muoverci tutti insieme, fare squadra, per fare pressione con tutti i mezzi possibili affinché il centrodestra che governa Regione Lombardia accetti di sedersi al tavolo con i comuni e riprogettare insieme l’opera che al momento è uno scempio insostenibile“. Paradossalmente da Seveso, dove far partire Pedemontana significherebbe risvegliare anche il pericolo della diossina, i due candidati che si sfideranno al ballottaggio sono molto cauti: Alessia Borroni (Lega) si è detta in passato favorevole, Gianluigi Malerba (Pd) aveva promesso di adoperarsi per tutelare il territorio, ma senza ostacolare, nei fatti, l’opera.

Eppure proprio Seveso, come sottolineato dal consigliere regionale Marco Fumagalli (M5S), è cruciale per la realizzazione dell’autostrada: infatti per concedere il finanziamento la Bei richiederebbe una valutazione aggiornata dei potenziali impatti del progetto sull’ambiente, ponendo particolare attenzione alla tutela delle aree interessate dalla diossina: “Se i cittadini saranno uniti nel chiedere un puntuale rispetto delle prescrizioni contenute nel documento si potrebbe pensare di ottenere un tracciato meno impattante” ha dichiarato. E in questo ambito i sindaci saranno fondamentali: “I sindaci, nell’ambito della redazione del progetto esecutivo, potranno far valere le ragioni di tutela del territorio – ha spiegato -: in fondo si tratta di un’opera pubblica e come tale dovrebbe essere conforme alle esigenze dei cittadini interessati”.

15 firmatari contro Pedemontana

In attesa di capire se Cingolani acconsentirà un incontro, quel che è certo è che i piccoli (ma numerosi) Davide contro il Golia Pedemontana non si arrenderanno facilmente. Di seguito, i gruppi e le associazioni firmatari della comunicazione al Ministero della Transizione Ecologica: Associazione Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente circolo Laura Conti -Seveso, Legambiente Seregno aps, Seveso Futura, Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Casa della Sinistra Seregno, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, ImmaginArcore, Gruppo Acquisti Solidali GAS Vitale Arcore, Passione Civica per Cesano Cesano Maderno, Un Parco per Bernareggio.

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