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No green pass, corteo di protesta per le vie del centro: “Ora o mai più, lo facciamo per la libertà”

Un corteo per far sentire le proprie ragioni, soprattutto ora che il 15 ottobre, data in cui sarà obbligatorio il green pass per accedere al posto di lavoro, si avvicina. Siamo andati alla manifestazione no green pass a Monza.

manifestazione no green pass 8 ottobre mb

Dal sit-in al corteo. Sono partiti da piazza Castello, di fronte al Teatro Binario 7 di Monza, e hanno attraversato la città per giungere, infine, di fronte al palazzo comunale. Sono i no green pass della Brianza, che nella serata di ieri, venerdì 8 ottobre si sono dati appuntamento per una manifestazione pacifica tre le vie della centro, al grido di “no green pass” e “vogliamo la libertà”, slogan che ormai li contraddistinguono.

Sono un centinaio, circa. Arrabbiati, delusi, ancora desiderosi di far sentire le proprie ragioni: i manifestanti, che ormai da mesi periodicamente scendono in piazza contro l’obbligo vaccinale e il certificato verde, si preparano al 15 ottobre, data in cui il green pass diverrà obbligatorio per accedere ai posti di lavoro. La loro parola d’ordine? Scioperare. “Perchè ce la giochiamo adesso – tuonano dalla piazza  – ora o mai più”.

No green pass: “Non siamo no vax, siamo per la libertà di scelta”

“Scioperare, scioperare, scioperare – ci spiega alla protesta Gaetano Rotondo, leader del Comitato Liberi Pensatori, il gruppo brianzolo da mesi promotore delle manifestazioni no green pass a Monza. – Quello non ce lo possono impedire. Non ci stanchiamo di dire che questo pass è illegittimo e incostituzionale ed è arrivato il momento di far sentire la nostra voce e cambiare la situazione. Il 15 ottobre mostreremo che cosa vuol dire ribellarsi: in tanti andranno sul posto di lavoro e si rifiuteranno di mostrare il green pass. Intanto le manifestazioni continueranno, abbiamo in programma due cortei a Sesto e Lecco e andremo avanti a far sentire le nostre ragioni fino a quando le cose non cambieranno. Ci dicono che siamo pochi? Noi siamo tanti”.

Rifiutano l’etichetta “No vax”, sono invece per la libertà di scelta. “Ci vogliono uno contro l’atro ma noi non odiamo chi si è vaccinato, né lo critichiamo – raccontano dalla piazza. – Allo stesso modo, però, vogliamo essere liberi di non vaccinarci e di non avere il green pass per andare al ristorante, al cinema, a fare sport o sul posto di lavoro”.

Proprio sul tema del lavoro il nodo più complesso. “Cosa farete dal 15 ottobre quando andrete al lavoro senza green pass?”, chiediamo ad alcuni manifestanti. “Sono disposto a cambiare lavoro, trovarne uno in cui non è necessario questo maledetto certificato verde – risponde un partecipante alla protesta – e dirò di più: sono disposto anche a lavorare all’estero”. “Nel mio lavoro mi obbligano praticamente sempre a fare i tamponi, andrò avanti con quelli pur di farmi vaccinare – prosegue un manifestante – mi dispiace, ma la cavia non la faccio”.

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